lunedì 2 giugno 2008

02 giugno 2008 - Yosemite NP

"But no temple made with hands can compare with Yosemite. Every rock in its walls seems to glow with life... as if into this one mountain mansion Nature had gathered her choicest treasures..." - John Muir

Tempo splendido per il primo weekend lungo fuori casa... si parte sabato; direzione Yosemite National Park. E' relativamente e statunitensemente vicino: solo 200 miglia = 4h di macchina.
Partiamo alle 6am (anzi alle 630am tenendo conto del fuso orario di Tao) e facciamo conto di visitare il parco per due giorni, andando a Merced (distante 2h di viaggio dal parco) a trovare Pascal la notte di sabato.

Lasciamo le colline della baia e ben presto ci ritroviamo in mezzo al NULLA! fattorie a perdita d'occhio e strade deserte, con rettilinei lunghi decine di miglia. Merced, che è una città lungo la strada per lo Yosemite, è la Capitale del Nulla. L'ingresso nella contea è sancito con un cartellone enorme che dice: 'Welcome to Merced County - A place to grow...' Beh quel posto non è che sia il massimo per crescere. Ricorda un po' la campagna piemontese solo: a) senza montagne attorno (sono distanti 150miglia), b) ingigantita secondo la solita proporzione che ormai conoscete : FORMICA sta a ME come OGGETTO EUROPEO sta ad OGGETTO USA, c) piena di messicani e immigrati .

La strada prima passa in mezzo a campi di mandorli così lunghi che non se ne vede la fine, poi attraversa radure in cui non c'è una casa, solo mulini per l'acqua e qualche mandria ogni tanto. Iniziamo a salire e la vegetazione cambia in querce, conifere, poi pinete... a Mariposa, l'ultima cittadina prima del parco, ci accorgiamo di essere arrivati in zona turistica dal prezzo della benzina che costa UN QUARTO in più del normale. Per fortuna avevamo fatto il pieno. Ultima città infatti... peccato che manchi ancora 1h di viaggio per arrivare al gate 'El Portal'.

Iniziamo a percorrere la valle altissima che porta al parco, ma la strada non sale molto e scorre vicino al fiume Merced. Una slavina recente e colossale ci fa perdere 15min... la strada è stata ricoperta completamente da massi di granito quindi da qualche mese c'è un posto di blocco. Dettaglio: il tizio del posto di blocco chiede a me e a Roberto se siamo gemelli... finalmente abbiamo la prova che anche a Merced seminano Maria in mezzo ai pomodori.


Arriviamo a El Portal, paghiamo (20$ per una settimana) e finalmente si entra nel parco. Peccato che per arrivare alla Yosemite Valley ci sono ancora 20min di auto! La roccia delle montagne è già granitica e attraversiamo boschi di sequoie, redwoods ed abeti. Il primo colosso che si vede è 'El Capitan' una parete incommensurabile di granito, meta preferita dagli scalatori (pazzi). Ci vogliono 3 giorni per arrivare in punta e i turisti si limitano a guardare da sotto con i telescopi. Sull'altro lato della valle, la prima cascata che incontriamo è la Brideveil Fall, ma decidiamo di fare solo uno stop & go e di continuare verso il cuore della valle. Parcheggiamo dove indicato dai numerosi ranger posteggiatori (Non ci chiedono neanche se vogliamo dei fazzolettini!) e proseguiamo il tour a piedi e in pullman. Il visitor center si trova davanti alle Yosemite Falls, le cascate più alte del Nord America (205 m). C'è anche un museo e il solito negozio di gadget, pieno di turisti.

Prima tappa: Yosemite Falls - la cascata in realtà è divisa in due; raggiungiamo solo la base della parte bassa visto che per arrivare in punta ci vogliono 7h ! Ci allontaniamo un po' dal sentiero, e dopo un po' la nebbiolina si traduce in doccia! Non ci sono parole per esprimere la potenza.
Seconda tappa: le meadows della valle, che si alternano ai boschi di sequoie ed al fiume Merced che è completamente verde (o meglio, il fondale è verde e l'acqua è purissima). Da un ponte vediamo l'Half Dome, una colossale cupola tagliata di netto a metà (BTW, vi invito a partecipare al sondaggio a destra).
Terza tappa: dopo pranzo camminiamo per 1h per raggiungere il Mirror Lake, nel Tenaya Canyon. Beh, bel posto, ma non all'altezza di...

Quarta tappa: Vernal e Nevada Falls. Il sentiero per raggiungerle si percorre in 4-5h. Arriviamo in punta alle Vernal Falls percorrendo il Mist Trail... mmmm.. il nome fa intuire qualcosa. Ed anche le mantelline bagnate della gente che torna indietro suggeriscono IL LAVAGGIO PIU' TOTALE. La cascata è così potente che anche se il sentiero passa a 300mt dalla base gli spruzzi bagnano completamente ed in meno di un minuto chiunque lo attraversi. E lungo il sentiero, arcobaleni a non finire (ma niente pentole d'oro, le avran prese gli orsi). In punta alle cascate si raggiunge un ammasso granitico su cui la gente prende il sole e contempla il panorama. In punta alla ringhiera prima del precipizio sembra di volare!


Ma è già tardi e ci tocca tornare all'auto, visto che alle 8pm la strada per Merced chiude per lavori. Raggiungiamo il 'Nulla' alle 9pm e stiamo crollando dalla stanchezza. Con un po' di stupore ( :-))) ) si scopre che Pascal ha programmato una serata fuori. Ma è già tutto chiuso per mangiare, quindi ci limitiamo ad una pizza / fast-food ( già perchè Pascal non mangia MAI un pasto a casa - un giorno cinese, un giorno thai, un giorno macdonalds... :-| ). Poi cerchiamo di programmare la serata, ma mancano un po' le risorse (sia le nostre energie, sia in pub in downtown, visto che non c'è NIENTE). Alla fine Pascal ci convince ad entrare in un club messicano : l'esatto clone di Lido, di qualche puntata fa. No comment.

La domenica partiamo alle 8am (come al solito 830am nel fuso orario di Tao :-|). Destinazione di nuovo Yosemite NP. Ma questa volta andiamo sul pesante e decidiamo di farci un sentiero unico lungo, stancante e dignitoso.
Il Four-Mile trail è lungo 4 miglia (oooOOO) e parte dalla base della Yosemite Valley è raggiunge dopo poco meno di 1000mt di dislivello Glacier Point, il punto più panoramico dello Yosemite NP. Ci vogliono dalle 6 alle 8h roundtrip, ma noi ce ne mettiamo in tutto 4:30h. Il sentiero passa prima attraverso boschi di sequoie, poi attraverso pinete, poi gli arbusti lasciano intravedere il panorama con El Capitan, la valle popolata da redwoods, il fiume sempre verdissimo, le Yosemite Falls, e dopo l'Half Dome e il Tenaya Canyon. Il sentiero sembra non finire più, ma soprattutto è ASFALTATO a tratti! Incredibile.. eppure è stretto e non molta gente decide di salire. Comunque è tenuto benissimo ma sale continuamente e terribilmente. Superiamo in altitudine El Capitan e le Yosemite Falls e raggiungiamo Glacier Point. Qui c'è tantissima gente, anche perchè c'è una strada stretta che porta fino in punta dall'altro versante quindi i merenderos fioccano. Il punto è completamente a strapiombo sulla valle e si vede TUTTO! Cioè tutto quello che è stato finora nominato riguardo allo Yosemite. Peccato che siamo partiti dalla valle troppo tardi e il fuso orario cinese ci costringe a fermarci solo un'ora in punta. Con un telescopio (qui gratuito) riesco a vedere 5 scalatori sull'Half Dome ed anche qualcuno in punta.
Ma dopo le foto di rito dobbiamo tornare e dopo il solito tuffo nel nulla, dove rischiamo di perderci nella campagna a perdita d'occhio) raggiungiamo casa alle 23. Se solo i weekend durassero e fossero di più, uno li spenderebbe solo nello Yosemite!




Ma dopo le foto di rito dobbiamo tornare e dopo il solito tuffo nel nulla, dove rischiamo di perderci nella campagna a perdita d'occhio) raggiungiamo casa alle 23. Se solo i weekend durassero e fossero di più, uno li spenderebbe solo nello Yosemite!


giovedì 22 maggio 2008

22 Maggio 2008 - Riassunto delle puntate precedenti

Che faticaccia... le ultime due settimane sono state veramente dure. Io e il mio tutor abbiamo fatto il punto della situazione, su cosa abbiamo fatto e su cosa dobbiamo ancora fare per il progetto. Abbiamo colto l'occasione dal momento che venerdi' scorso e questo mercoledi' ho presentato il progetto rispettivamente al mio gruppo e al gruppo di Storage Technology a Yorktown. Restano ancora molti bachi da sistemare nel simulatore, e molti problemi da risolvere, ma speriamo di farcela. La presentazione a Yorktown e' avvenuta in teleconferenza: in pratica ogni partecipante compone un numero e quello che presenta invia le slides a tutti cosi' che possano visualizzarle. Un po' problematico quando viene il momento di fare domande, visto che non si sa chi e quando le fa. Comunque sembra essere andata molto bene, visto che sono rimasti tutti affascinati dalla presentazione e dalle prospettive che promette questo lavoro. Abbiamo ricevuto molti dati e suggerimenti che ci saranno molto utili per il lavoro e molto probabilmente riusciremo a scrivere un paper, escludendo le parti IBM confidential.


Lo scorso weekend io e Tao (Roberto e' ancora a LA) siamo andati a Monterey per sfuggire al caldo soffocante di quei giorni in cui c'erano 37C. Ce l'abbiamo fatta, ma abbiamo trovato la nebbia lungo la strada, e si e' dipanata solo a Monterey. Citta' bellissima tra l'altro, molto calma e tranquilla. Sul wharf si possono vedere molti cormorani, pellicani e leoni marini. Spettacolare! La citta' ha anche qualcosa della vicina ed europea Carmel, l'architettura e la flora e' molto simile al mediterraneo (McDonalds esclusi ovviamente :-P ). Come al solito, foto sul sito di picasa..


Questa settimana ho anche chiamato gli 'amici' di IBM France, che pochi giorni fa mi hanno offerto un dottorato nel centro R&D ST-Microelectronics di Crolles. Lo stipendio sarebbe 1900euro/mese per tre anni di dottorato. Ma il problema e' che vogliono che mi iscriva in una universita' francese, cioe' a GRENOBLE. Vade retro.. Per questo ho chiesto supporto all'EPFL in Svizzera, in particolare al professore che avevamo incontrato qui durante la conferenza MRS. Sembra che siano d'accordo... ora non mi resta che convincere i francesi a collaborare con loro, e soprattutto convincere me stesso ad andare li'.. la seconda sara' piu' dura, mi sa, perche' non sono ancora convinto di voler fare un PhD. Ma il progetto e' molto interessante e perfetto per me (molto simile a quello che faccio qui) e le prospettive di carriera, a detta di uno che ho contattato e che lavora in quel gruppo, sono molto alte.
Comunque ho constatato con piacere che l'indirizzo email con dominio .us.ibm funziona molto bene: su 10 email che ho inviato, ho ricevuto 4 risposte (40%). Tre mesi fa, avro' inviato 50 email e ricevuto 5 risposte.
Oggi c'era una festa hawaiana nella cafeteria dell'IBM... molto piacevole ed allegra. C'era quasi tutto il centro ricerche, anche perche' offrivano dolci e bevande gratis. Domani, tempo permettendo, mettero' le foto sul web.

domenica 11 maggio 2008

12 Maggio 2008 - Madness

Stavolta sarò breve: è la fine! Inizio a lavorare anche le notti, il sabato e la domenica... e per fortuna che ho chiesto ed ottenuto l'accesso alla rete IBM per connettermi da casa, altrimenti dovrei andare all'ARC anche nei weekend.
Questa settimana si è anche scoperto che qualcuno al centro ricerche IBM di Yorktown si sta interessando a quello che sto facendo, quindi tra poco più di una settimana dovrò fare una presentazione del mio lavoro al gruppo di Storage Memories. No, niente viaggio sulla East Coast purtroppo.. la presentazione sarà una teleconferenza e quindi si svolgerà al telefono. :-(
Per lo meno il mio tutor è stato corretto a precisare che non è propriamente un suo progetto (visto che hanno scritto a lui da Yorktown) ma quasi completamente un mio lavoro... cosa molto corretta e che ho molto apprezzato.

Questo weekend quindi non si è combinato niente, nessun viaggio, nessuna gita, anche per il fatto che Roberto doveva prepararsi per le ferie della prossima settimana a LA con Arianna. Solo TANTE simulazioni (ieri sera ne ho lanciate 300 insieme ("this is MADNESS!"), alcune devono ancora finire adesso...) ed a tratti qualche momento di tranquillità. L'altro sabato tra l'altro si è scoperto che il prete della chiesa che c'è qui vicino è un Tenente Colonnello della Guardia Nazionale Statunitense.. questo spiega perché ogni volta ringrazia i nostri valorosi soldati che "esportano la democrazia". :-S E spiega anche perché attorno alla chiesa c'è una bandiera americana OGNI metro per almeno 500 yarde, cioè molto.

Questa settimana è previsto caldo.. non ci sarà più il vento rinfrescante della baia, il che significa che ci si scioglierà come un gelato sotto sole. Sarà per quello che qui i gelati non li fanno. :-|
Gli Stati Uniti sono proprio un altro mondo: a distanza di quasi 3 mesi, viaggiando per la strada, riusciamo ancora a stupirci delle cose che si sono. Qualche settimana fa per esempio c'era un tizio giovane davanti al supermercato con un cartello che diceva: "I need a girlfriend..." La scorsa settimana ad un incrocio, ragazze in bikini si offrivano di lavare l'auto per pochi dollari. E ieri un elicottero della polizia ronzava sopra Almaden con tanto di faro da inseguimento... Roberto ovviamente è andato in botta. Insomma, quello che si vede nei film ha un fondo di verità. Del resto, cosa si può pretendere di più quando nei supermercati si trovano magliette con su scritto: "Hippies were right!" o "Proud to be the mom of an American Soldier" :-))

lunedì 5 maggio 2008

04 Maggio 2008 - Point Reyes National Seashore

Fantastica gita a Point Reyes National Seashore, una gigantesca penisola a nord di San Francisco... gigantesca ma anche lontana. Siamo partiti un po' tardi (le 930am) e il viaggio era previsto durare meno di 2h, ma le previsioni di Google si sono rivelate un po' sbagliate.
Tra la tappa forzata per comprare "l'indispensabile sciroppo di Grace" e qualche sosta lungo la Cabrillo Highway siamo arrivati dopo le 12! Solo per il viaggio, ne valeva già la pena: dopo aver attraversato l'Ottava Meraviglia, imbocchiamo la Highway 1, considerata l'autostrada più bella di tutta la California, che va dall'Oregon a Los Angeles. Peccato che di autostrada abbia ben poco, visto che è tutta un saliscendi di tornanti e curve paraboliche che si snodano lungo la Golden Gate Recreational Area.
Il panorama è spettacolare, interamente lungo la costa su cui si alternano incontaminate spiaggie ed aspre scogliere. Vediamo anche qualche Red-Tailed Hawk (falco a coda rossa) che svolazza sopra di noi ma siamo un po' delusi dalla totale mancanza di tacchini. Il tempo è un po' nebbioso ma va evidentemente migliorando. Costeggiamo lagune e zone paludose, dove nidificano cormorani e molti aironi bianchi. Entriamo nella penisola quando sono già le 1130... ma ci vogliono più di 30min per arrivare al centro visitatori, che si trova sull'epicentro del famoso terremoto che colpì e rase al suolo San Francisco nel 1906.
La penisola si è formata grazie alla faglia di Sant'Andreas che percorre tutta la California e su cui normalmente alla gente con i piedi per (o meglio sotto terra) piace vivere :-| . La zona più a nord dove si sta aprendo la faglia è già stata invasa dalle acque dell'Oceano ed è ora chiamata Tomales Bay. Solo più una parte mantiene attaccata la penisola al continente. I sismografi del centro visitatori rilevano calma piatta, quindi ci sentiamo al sicuro ed imbocchiamo l'Earthquake trail (sentiero del terremoto) che ci porta vicino ad uno steccato che è stato diviso e spostato di 6 piedi durante il terremoto del 1906. A parte questo non c'è altro in quella zona. Le vere attrazioni sono in tutt'altri posti.
Saliamo di nuovo in macchina e ci muoviamo lungo la penisola, verso l'Oceano, o meglio verso il Faro, situato vicino il punto dove Sir Francis Drake approdò qualche secolo fa. Ma per arrivarci ci vuole di nuovo quasi un'ora di auto! Costeggiamo Tomales Bay e attraversiamo radure incontaminate; mai visto un posto così vasto e disabitato! Non una casa per miglia e miglia, solo una fattoria e qualche mucca ogni tanto. A destra la costa fatta di spiaggie a perdita d'occhio, a sinistra lagune o praterie.

Scendiamo dall'auto e Tao viene quasi portato via per il vento! Vicino alla costa infatti spira quasi a 40mph, quantificato molto scientificamente da noi come "forte, MOOOLTO forte". Una breve collina tutta fiorita di piante grasse e fiori selvatici ci separa dal Faro. C'è anche qualche pino marittimo visibilmente piegato dal vento. L'orizzonte si perde nella vastità delle spiaggie e "si sta come d'autunno sugli alberi le foglie". :-) Finalmente arriviamo a vedere il faro... a vedere perché ci sono 400gradini da fare prima di arrivarci. Intanto siamo già completamente circondati dall'Oceano. Point Reyes è famoso anche perché da lì è spesso possibile avvistare le balene che si muovono lungo la rotta migratoria da nord a sud in primavera e da sud a nord in autunno. Il cartello dei guardiaparco segna: 5 Avvistate ieri - 5 Avvistate oggi, che per il mio spirito ottimistico si traduce : "E' la fine! Non vedremo mai niente!". E invece no: arrivati al faro sento urlare da qualcuno: "A whale! A whale!". Accorriamo immediatamente, sperando che non sia solo qualche donnona appena uscita da un McDonald's, e dopo arriva anche una guardiaparco che ci conferma veramente l'avvistamento. Si vede soltanto ogni tanto apparire una sagoma nera dall'acqua, e solamente una volta vediamo il getto d'aria caratteristico. Spettacolo finito, la folla che osannava se ne va silenziosa e continua la visita del faro, che è sempre acceso e ululante per i segnali acustici e per il vento, che è veramente fortissimo. Torniamo verso il parcheggio e mangiamo velocemente su un prato fiorito al riparo di una roccia enorme e con vista Oceano. Spettacolo! Siamo riusciti anche a volare: Roberto scopre che in punta ad una collinetta, dove il vento soffia al massimo, allargando le braccia ed inclinandosi molto in avanti si è sostenuti dal vento. E il fatto che si veda solo Oceano da lì in punta crea ancora più la sensazione del volo! Incredibile...

Ma anche l'indistruttibile giacca Alinghi ha qualche punto debole ed il freddo inizia a farsi sentire. Lasciamo l'estremità ovest per dirigerci verso Tomales Bay, dove secondo la guida di Roberto dovrebbero esserci le dune di sabbia. Intanto sulla sinistra ammiriamo la costa, che è una spiaggia unica! Non si riesce a vederne la fine. Arriviamo in fondo alla baia, ma ... non c'è traccia di dune! C'è solo una spiaggia minuscola e appartata, piena di FRANCESI! Solo il pensiero che possano essere canadesi ci fa restare a passeggiare lungo la spiaggia. Come nei film più belli, c'è anche una mini spiaggia separata da un piccolo scoglio veramente isolata, che probabilmente viene nascosta in caso di marea alta, che "scompare e riappare portandola via".
Intanto sono già le 18 e decidiamo che per oggi basta così, anche perché al ritorno guido sempre io e sono già molto stanco. Mentre guido lungo la Highway 1, mi sembra di essere sulle montagne russe per la gran quantità di curve. Tra l'altro, una minima distrazione ha come conseguenza logica un incontro ravvicinato con le balene e sicura osservazione di stelle marine, visto che manca qualsiasi guardrail di protezione.
C'è ancora un'ultima tappa da fare: Sausalito Vista Point, il punto panoramico di Sausalito, la città subito a nord di San Francisco, da cui si può ammirare il Golden Gate Bridge e tutta la città. E' quasi notte e i grattacieli si iniziano ad illuminare; qualche foto di rito sotto il vento (anche qui molto forte) e possiamo tornare a casa.


Budget totale: meno di un pieno di benzina + 5$ di pedaggio = un pieno di soddisfazione.

sabato 3 maggio 2008

03 Maggio 2008 - Volevo un taglio semplice...

Tempo di tagliarsi i capelli... qui i barbieri sono tutti molto gentili, ti offrono perfino del caffé mentre aspetti o sei "sotto taglio". Siamo andati vicino al nostro abituale centro commerciale, in un posto chiamato "Creative hair", che ispirava più pettinature a cresta che un taglio semplice. Prima regola: convertire cm in pollici.. sì perché qui le indicazioni si danno in pollici: per esempio 1-inch haircut è taglio molto corto o simile.. Ho optato per la soluzione 2 inches e sembra che abbiano fatto un buon lavoro... ma 25$ per un taglio non sono comunque pochi !
Abbiamo rinunciato ad andare allo Yosemite nei due giorni di questo weekend visto che siamo arrivati distrutti dal lavoro e senza idee venerdì sera, senza neanche aver prenotato un motel.
Oggi sono andato a messa in un'altra chiesa, lontana 30min in bici.. completamente in legno, capienza 70 persone, 70 posti occupati. Tutti conoscevano tutti, ma non ho ancora capito perché il prete, che normalmente stringe la mano a tutti quelli che entrano in chiesa, mi ha accolto con "Welcome" all'ingresso e mi ha salutato con "Bye, Frank ...." all'uscita.
Domani comunque andremo a Point Reyes National Seashore, un parco a nord di San Francisco, lungo la costa del Pacifico; in pratica è una enorme penisola, a ovest l'Oceano a est una baia che è praticamente l'inizio della Faglia di Sant'Andreas e che si sta aprendo con il passare degli anni. In poche parole: un posto enorme pieno di cose da vedere e che non avremo tempo di visitare completamente.
Il 26 maggio è il Memorial day, ma a me basta che sia VACANZA!!! Addirittura pare che stacchino la corrente per 3 giorni per "lavori di manutenzione". In realtà lo fanno per obbligare i nerds a non lavorare almeno qul weekend.
Per noi, purtroppo niente viaggi lunghi, visto che Roberto andrà a LA ad aspettare Arianna, e io non voglio certo "sbiellare" guidando da solo per minimo 5h consecutive!
Video in allegato: guida semiseria a come trattare i parrucchieri in caso di insoddisfazione...


venerdì 25 aprile 2008

25 Aprile 2008 - Think !


Oggi seconda giornata di caratterizzazione. Qualche giorno fa, ho chiesto a Geoff se potevo aggregarmi a Tao per qualche giorno in quella che sarà la sua attività per la tesi; scopo finale: testare dei dispositivi per memorie a cambiamento di fase, cioè, in due parole, misurare resistenze... MAH . Ovviamente prima di iniziare bisogna sistemare un'apparecchiatura che non viene usata da più di 3 anni. Il creatore Gary, che assiste Tao un'ora al giorno, ne saprebbe ma non è facile ricordarsi cose fatte (leggi "programmate" perché la programmazione è OVUNQUE) diversi anni fa... Però mi ha spiegato che all'ARC si occupano di nanotecnologia, muovendo di diversi decimetri i picoprobes larghi un millesimo di capello... Complimenti :-) !
Quindi pomeriggio passato a fare "lavoro di concetto" (tipico di un ingegnere), come dice qualche simpaticone del Poli; nella fattispecie saldare componenti elettronici. Per fortuna prima di iniziare ho lanciato diverse decine di simulazioni sulla Griglia, quindi il tempo non è andato perso. Peccato che abbia esaurito tutto lo spazio disponibile per i dati, quindi devo attendere che mi diano accesso al database IBM per vederli. Insomma il paradosso nerd del giorno è: "per creare memoria, serve memoria!".
Mentre saldavo, pensavo anche che non potrei mai fare per più di due settimane (e certamente per tutta la vita) dei "lavori di concetto" in laboratorio, dove ripari in continuazione strumenti e misuri resistenze. Insomma: il ricercatore. Però è servito, visto mi son reso conto che il mio lavoro ideale è il "modeling engineer", cioè quello che sto facendo per la tesi (ed almeno questo è bene). Progettazione, modellizzazione e design è la vera attività di un ingegnere; obiettivi a medio termine, integrando tutto quel che si ha imparato finora per creare dispositivi che, se hanno successo, in un tempo umano vengono prodotti, ottimizzati e magari commercializzati. Fisica, elettronica, chimica e l'intramontabile chiave di tutto, l'informatica, si fondono insieme in una sola parola, che è anche il motto IBM.......... THINK ! :-)
.... ed INNOVATE ? no grazie, non fa per me... lo lascio ad altri, e mi va bene così.

mercoledì 23 aprile 2008

19-23 Aprile 2008 - Natura e febbre del gioco

Ultimi aggiornamenti, alcuni datati mezza settimana fa.

1) Sabato siamo andati a Lake Tahoe, un lago di montagna che si trova a Nord-Est della California al confine con il Nevada. Partiamo per un'ora indecente per lo schedule del sabato, le 6am! Ma le ore di viaggio sono tante, ben 5 - sola andata, e ci dividiamo così: dalle 6am alle 830am guido io, poi Roberto il resto. Tao dorme tutto il viaggio. Roberto, pur crollando dal sonno, fa i salti di gioia quando ci sorpassa a 80mph e per ben 2 volte (!!!) un camion a forma di hot dog. Tipo il camion di "Scemo e più scemo", ma fatto a forma di hot dog! Spettacolare ! questo è il vero fast food! :-)
L'auto intanto ansima e beve da paura, visto che la strada si fa ripida e la neve sul bordo delle strade sempre più abbondante. Il lago è a più di 2000mt slm e è un posto bellissimo e quasi incontaminato, con acqua purissima e trasparente (il volantino diceva 99.99% - il restante 0.01% probabilmente è mercurio). C'era ancora la neve ma sembrava di essere ai Caraibi per la sabbia finissima e i fondali ultra trasparenti. Sulla costa ovest, quella Californiana, percorriamo la "most beautiful drive of America" (la strada più bella d'America), che si snoda tra i pineti di larici a fianco del lago, il candore della neve da un lato ed il blu e la purezza del lago e delle sue spiaggie dall'altro. Ogni tanto: trappole per turisti in stile indiano, che vendono dei tappeti fatti di un tessuto tra i più morbidi che abbia mai toccato, spiaggie ed aree di ricreazione chiuse per la stagione invernale e quindi incontaminate, e cittadine con case costruite in stile simil-svizzero/scandinavo (una si chiama addirittura Little Norway!). Ma il clima che si respira è più tipo, Cortina / Sestriere / Courmayeur. Insomma: anche qui ci sono i milanesi dell'istituto Sant'Ambros !
Proseguiamo lungo la Drive e arriviamo alla celeberrima Emerald Bay, uno dei posti più fotografati del mondo... è state certi che c'è una ragione per tutto ciò! Uno spiazzo vicino alla strada ci permette di vederla dall'alto... La baia è circondata da spiaggie e da pinete, dall'alto si vede il fondale color smeraldo nella incredibile trasparenza dell'acqua. Il vento è fortissimo e soprattutto freddissimo (ci sono 0°C :-| ), ma al sole si sopravvive. Scendiamo lungo un sentiero e raggiungiamo la costa della baia, dove c'è anche una vecchia dimora di un ultra riccastro, ora diventata museo (ma perché???). In centro della baia c'è un isola, anche questa un tempo appertenuta ad un milanese... Poco lontano, raggiungiamo a piedi le Eagle Falls; anche per queste ne valeva la pena fare 30min a piedi in più.

Lasciamo la baia, ma è difficile abbandonarla subito e ci fermiamo in diversi punti per ammirarla dalla strada che la percorre come una sopraelevata. Uno di questi si chiama "Inspiration Point" ed il nome dice tutto!
Raggiungiamo Sout Lake Tahoe, una delle ultime città del lago prima del confine. Già da lontano si vedono i Casino del Nevada e la strada ci porta a Stateline, un paese mezzo in California, mezzo in Nevada. Ad un metro dal confine, segnato da 2 cartelli minuscoli e da un pilone, in Nevada c'è l'ingresso di 3 Casino, uno a fianco all'altro! Ovviamente entriamo e Tao e Roberto tentano la fortuna: 2 dollari buttati.... Un solo commento: "MAH !"
Intanto si sono fatte le 18 e decidiamo di partire alle 19 dopo aver fatto un ultimo giro su una spiaggia vicino a South Lake Tahoe, anche questa disabitata.
Anche per il viaggio di ritorno ci dividiamo: inizia Roberto, visto che c'è ancora luce e quando fa buoi lui non ci vede più niente. A metà gli dò il cambio e arriviamo sani e salvi a casa intorno alle 24. Che faticaccia guidare 5h - l'unico che si è riposato è stato Tao, visto che ha dormito anche per tutto il viaggio di ritorno.
Dopo questa gita, rimane una domanda: ma non era meglio investire 30$, dormire in un motel per una notte e vedersi la costa del Nevada il giorno dopo, invece che fare tutto in giorno e perlopiù buttare soldi nei Casino??? Io sono per la prima......

2) Domenica giorno di riposo... Chan, il marito di Winnie, ha riparato il trattorino ma ha tagliato quasi tutta l'erba... Vorrà dire che ci penseremo noi a rifarlo quando ricrescerà.

3) Martedì Chan è tornato ad Hong Kong. Mi sa che non lo vedremo per un bel po'... peccato, è una persona simpatica e disponibile, forse l'unico che ne sa della casa, visto che la moglie e la figlia sono completamente ignare di come funzionano le cose qui. Un esempio: hanno un meccanismo di filtraggio ecologico dell'acqua che ricicla ogni scarico e bagna il prato! :-O
In quanto ad ecologia ho finalmente trovato un posto ultra-caldo per asciugare i vestiti dopo averli lavati: l'interno dell'auto che lasciamo al sole della California. E' veramente l'Earth Day...

4) Da oggi siamo membri di CostCo, un super mega centro commerciale di vendita all'ingrosso dove si risparmia veramente TANTO. La tessera ci è costata 50$ ma con una sola spesa abbiamo già recuperato il costo.
Oggi Geoff, il mio tutor, ha sistemato anche i nuovi computer che uso per fare le simulazioni ... Adesso "The Grid", così è chiamato il mio set di schiavi personali, è formato in totale da più di 40 pc; con un solo tasto li controllo tutti dal mio portatile, seduto comodamente in ufficio o fuori all'aria aperta. :-) Luisa mi ha anche detto che si sta informando sui progetti ad IBM Zurigo sulle Phase Change Memories. Sarebbe l'unico posto dove potrei fare un PhD. In ogni caso adesso l'orario che facciamo è: 830am - 630pm (con 30min di pausa pranzo...)!

lunedì 14 aprile 2008

14 Aprile 2008 - L'immagine dell'Italia

Spero vi siate goduti le solite inutili elezioni che non cambieranno la nostra situazione di Paese vecchio. Questo articolo del Time descrive al meglio come funziona nella bella Italia.
In realtà una sola frase illustra tutto: "more likely to confound rather than communicate with real people" però godetevelo...
http://www.time.com/time/world/article/0,8599,1730840,00.html
Aggiungo anche che all'estero il Bel Paese è conosciuto per l'immondizia e per le mozzarelle avvelenate, come dimostrano i commenti del marito di Winnie non appena ha saputo che siamo italiani.



Cambiando argomento, sabato siamo stati a SF per fare controllare la macchina. Il controllo si è così svolto: "funziona bene?"- "sì" - "quante miglia avete fatto?" - "2000" - "frena?" - "sì"- Fine
AH PERO' ! Ne abbiamo approfittato per andare in centro città a vedere i quartieri a nord ovest, che includono la strada più tortuosa del mondo, la torre da cui si può vedere tutta la città, il porticciolo caratteristico di Fisherman's Wharf. Molto bello. Alla sera è arrivato anche Pascal fresco fresco, ma noi eravamo molto stanchi e siamo tornati a casa subito dopo cena.

Domenica invece siamo andati nei giganteschi outlets di Gilroy, a 30min da qui. Il problema è che siamo partiti tardissimo e abbiamo perso 1h per andare a cercare una macchina usata da comprare.
Tutto ha origine il giorno prima, quando Pascal ci fa vedere la sua auto a San Francisco. Una Ford della Polizia, usata anche dai Marines, con 400.000 miglia = 750.000 km! Riverniciata alla grossolana ed ancora con i buchi per la sirena. Insomma: un gioiello! L'ha pagata 600$ + assicurazione di 200$, con garanzia di riparazione se si rompe ed a condizione che la riporti al proprietario dopo 3 mesi... Per carità, niente da dire: lui dice che va bene e io gli credo, ma non andrei mai nella Death Valley, a Los Angeles o in Messico con un'auto del genere. Per queste destinazioni, molto meglio la nostra Corolla 20.000 miglia.
Improvvisamente, forse per la luna, per la bora o per l'invasione asiatica, affittare la macchina diventa incredibilmente caro; chissà perché poi??? il prezzo non è cambiato... Quindi da tre giorni non perdiamo occasione per discutere inutilmente di teorie e fare calcoli mooooolto strani;
per farla breve, SE troviamo una macchina a 1500$ e assicurazione a 300$ (ma coprirà tutto?), risparmiamo 300$ in totale che, in my humble opinion, non equivalgono certo al rischio che un catorcio possa lasciarti a piedi o peggio ancora possa guastarsi quando sei in mezzo ai coyote ed ai tacchini! MAH. Per me tutto questo si traduce in due parole: TEMPO BUTTATO.
Quindi tornando a domenica, abbiamo fatto 1h in più di auto sotto il sole cocente e il clima africano a 90°F (32°C), sprecato un gallone di benzina per cercare qualcosa che tanto si sapeva già introvabile e visitato in mezz'ora solo un quarto degli Outlets. Però, alla fine sono riuscito a trovare quel che cercavo e, anche grazie all'euro forte, mi sono comprato dei pantaloni e delle scarpe abbastanza di marca per la modica cifra di 50$. Mica male! :-)
Intanto abbiamo già macinato più di 2000 miglia in 2 mesi. Stiamo diventando proprio americani :-| . In questi giorni è cessato il vento della baia e faceva un caldo terrificante; ieri in macchina mi stavo sciogliendo. Per fortuna adesso è di nuovo ventilato e si sta a meraviglia.


venerdì 11 aprile 2008

11 Aprile 2008 - Estate in arrivo...

Wow! Possiamo considerare oggi il primo giorno di primavera/estate. Il vento si è ridotto rispetto alla settimana precedente ed ha preso a far caldo (nel senso rispetto alla media...). Al sole si stava in pantaloni corti e c'erano 28°C. Splendido. Il problema si vedrà a luglio... quando ci saranno 40°C (ammesso che non ci sia il vento, visto che l'aria che arriva dalla baia a nord è molto fresca).

Programma di questo weekend: domani, controllo di routine all'auto domani a San Francisco e visita ai quartieri nella parte nord-est di San Francisco (Fisherman's Wharf, Italy Town, Telegraph hill and Marina). Ci incontreremo con Pascal laggiù e magari passeremo la serata in The City. Domenica, gita agli outlets di Gilroy, a 30' da casa nostra. Ci servono vestiti estivi e l'abbigliamento adatto per prendere il sole mentre scriviamo la tesi. :-)
Programma del prossimo weekend: ancora sconosciuto. Luisa ci ha confermato che possiamo prendere qualche giorno di ferie, ma comunque alla fine dobbiamo lavorare per pubblicare qualcosa. Ci ha anche ricordato che i moduli in italiano si chiamano "le forme" (dall'inglese "forms"). :-D Però non sappiamo se saremo tutti disponibili venerdì prossimo per andare nella Death Valley ed a Las Vegas. Povera Luisa, a maggio andrà al Poli per riferire come procede la nostra internship qui e per portare alcune nostre foto, scattate mentre "lavoriamo". Non sa ancora cosa la aspetta.

Stavamo pensando anche se continuare ad affittare o comprare una auto usata per i prossimi ultimi 3 mesi. Ci sono molte variabili in gioco e non forse non avremo fisicamente il tempo di considerarle tutte.

Stasera c'era anche una specie di rave party privato a 300mt da casa nostra, "in the middle of nowhere...", come ormai siamo abituati a chiamare questo posto. Nel momento in cui siamo usciti per prendere la macchina ed andare a controllare è arrivato lo sceriffo a calmare le acque (con il manganello ovviamente..). Se ne sono andati tutti. Non siamo mica a Pinerolo, qui.. :-|

mercoledì 9 aprile 2008

9 Aprile 2008 - Senza numero...


Domenica ho dimenticato di aggiornare il blog... alla fine abbiamo rinunciato a fare le 8h di auto per andare a Lake Tahoe e ci siamo limitati a vedere nel pomeriggio la costa tra San Francisco e Santa Cruz, che si è rivelata una piacevole sopresa.
Prima tappa, Half Moon Bay, una cittadina in centro ad una baia a mezza luna (da dove avranno preso il nome?) caratteristica per i negozi etnici ed hippie.. insomma una città piena di quelli che in gergo pautesco sono chiamati "ciapapuer" e di cui peraltro la casa di Winnie è già piena... Addirittura c'era un negozio che vendeva i sassi e le pietre, neanche fossi Mirkos... (e chi ha capito, sta già ridendo...)
Seconda tappa, spiaggia di Half Moon Bay. Questa volta abbiamo avuto la coscienza di parcheggiare fuori così non abbiamo pagato il parcheggio interno. Questa sì che è una spiaggia... larga decine di metri, di sabbia finissima e levigatissima (non ho visto una pietra...) e lunga fino all'orizzonte cioè diversi km.
Partiamo dopo una buona mezz'ora perché altre mete ci aspettano.. la prima è una città fantasma chiamata Purissima, che è stata improvvisamente abbandonata da tutti i suoi abitanti che si sono trasferiti nella vicina Half Moon Bay. La ragione? Mah: invasione di tacchini, deportazione aliena o semplicemente avvelenamento da mercurio? In ogni caso, se ne trova traccia solo più su Internet e ovviamente non è facile trovarla essendo sepolta nei boschi; con le istruzioni in mano, che sembrano più una mappa del tesoro ci avviciniamo a Verde Rd, dove c'è il sentiero di accesso.

"Lasciata Verde Rd, dovreste vedere a destra un cancello verde."
... bene c'è!...
"poi un cancello giallo a sinistra..."
... fico! c'è anche questo! ...
"proseguite per 20 yarde e parcheggiate la macchina..."
... ma quant'è una yarda!?!?!? ...
"dovreste vedere un sentiero sul lato sud della strada"
... non c'è NULLA!!! solo rovi ed alberi ...
"il primo segno che dovreste vedere è una lapide... siete infatti nel cimitero di Purissima"
... non c'è NULLA!!! ma... aspetta... c'è qualcosa che mi ha toccato un piede! :-)


Mentre vaghiamo nel vuoto e tra i rovi (vi ho già detto che la California è conosciuta per i suoi serpenti?), notiamo che anche qualcun'altro sta cercando qualcosa nei paraggi. E' una giovane famigliola.. papà e mamma non hanno trovato di meglio che portare i figli in un bosco alla ricerca di lapidi, rovi e serpenti. Noi decidiamo che non ne vale la pena e li lasciamo cercare da soli.

Riprendiamo la highway, alla volta di Pescadero, dove si trova la miglior panetteria della zona (forse la migliore perché l'unica della zona). In USA le panetterie non esistono!
Il paese è lontano dalla costa 4miglia e pressoché abitato solo da turisti. Insomma: è Radiator Springs di "Cars". C'è la strada principale, con municipio e bandierone altissimo sventolante, ufficio postale, qualche negozio di ciapapuer, un benzinaio, il saloon (!!!), una chiesa e la panetteria, E BASTA. Ah ! Dimenticavo, c'è anche un semaforo lampeggiante (e se lo guardi bene, ogni terzo lampeggio dura qualche secondo in più... :-) ). Compriamo il pane nella prestigiosa panetteria (imprecando un po' visto che costa 3.29$ a baguette) e ce ne andiamo. Nota sul pane: non è il massimo, ma per la California è accettabile. Comunque imho il migliore in assoluto rimane quello di Grenoble.


Prossima destinazione Ano Nuevo Reserve, dove si possono vedere i leoni marini. Ma mentre percorriamo la Cabrillo Highway capiamo perché è considerata la più bella autostrada degli USA. Passa lungo tutta la costa e si possono ammirare spiaggie incontaminate o inaccessibili separate da brevi scogliere. Spettacolare! Ci fermiamo ogni tanto ad ammirare il panorama e vediamo anche un leone marino arenato su una spiaggia. Ma alla fine proseguendo, passiamo senza accorgercene la Riserva e ci ritroviamo a Santa Cruz. Parcheggiamo e andiamo a vedere il faro e la scogliera dove alcuni pazzi fanno surf. Con tutti i posti che ci sono, proprio vicino alla scogliera? C'è anche un gruppo di hippies che balla a suon di musica ed a tirate di fumo (ma mica fumo qualsiasi! enriched ovviamente!) volteggiando degli hula hoops.

Si fa tardi e dopo una breve cena a Santa Cruz downtown, ci tocca tornare a San Jose. Come al solito, guardatevi le foto su Picasa.



Adesso vi chiederete: ma perché questo post ha un titolo che non c'entra niente con tutto ciò?
Ieri accendo il cellulare e scopro che .... mi è scaduta la Sim Card italiana! Essendo da più di un anno all'estero, non l'ho più ricaricata per 13 mesi e quindi : addio numero italiano. Non mi spiace tanto per i 5€ che rimanevano, ma per la tariffa Tim Tribù Old che era UNICA nel suo genere.

Questa settimana stiamo anche programmando di andare alla Death Valley e relativa Las Vegas entro la fine del mese. Speriamo di riuscire a combinare per il weekend del 19, visto che il mio tutor sarà in vacanza per metà della prossima settimana. E soprattutto speriamo di non andarci a maggio o tantomeno giugno... laggiù ci sono già 32°C adesso, figuriamoci tra pochi mesi !


sabato 5 aprile 2008

05 Aprile 2008 - Cinema americano

Venerdì sera siamo andati a vedere un vero film americano in un vero cinema americano. Il cinema è enorme, 20 sale in cui proiettano ogni cosa... ma è la sensazione che è diversa. Un mese fa sembrava che il mondo del cinema non appartenesse alla vita comune, troppo distante e irrealistico. Adesso sembra di vederlo per la strada. E i film in lingua originale sono veramente tutta un'altra cosa...
Comunque siamo andati a vedere "21", tratto da una storia vera in cui 5 studenti del MIT sfruttano le leggi matematiche alla base del blackjack per farsi i soldi a Las Vegas. Non male... il prezzo però è come in Italia: 10.25 bucks = 7.5 € .
Abbiamo definitivamente abbandonato il progetto di andare nella Death Valley questo weekend, perché i motel per fermarsi la notte di sabato sono tutti occupati e soprattutto perché è distante 8h di auto!!! Il problema è che se non andiamo adesso, non ci andiamo più: a maggio ci sono già 35° in media ed a agosto la massima raggiunge i 50°!
Magari, tempo permettendo, andiamo a Lake Tahoe, distante "solo"4h.
Intanto Grace sta approfittando dell'assenza della madre che è ad Hong Konk per fare feste in continuazione. Le tipiche feste americane dei teenagers in cui alla fine ti trovi persone sui lampadari :-) .

lunedì 31 marzo 2008

31 Marzo 2008 - Weekend impegnativo



Weekend abbastanza impegnativo quello appena passato.
Sabato, dopo aver vinto la voglia incontrollabile di tagliare l'erba del prato dietro casa con il trattorino che c'è nel garage (e dove altrimenti???), abbiamo deciso di fare una gita pomeridiana a Santa Cruz. Pascal tra l'altro conosce un giovane di Santa Cruz che studia a Berkeley e che quindi ci può fare da guida. Ci insegna anche qualche frase americana e come distinguere la gente della East Coast (che non pronuncia le "r" e parla con le "a" molto pronunciate) da quella della West Coast ("YO, DUDE!!!").
Comunque IMHO, città un po' deludente, soprattutto per l'assurdità di mettere un parco divertimenti su una spiaggia... Nonsense! C'è da dire che non abbiamo apprezzato pienamente la vista della costa che era veramente spettacolare.
A cena, in un ristorante messicano, grazie al carattere multilingue e marpione di Pascal, conosciamo pure due ragazze, ma finisce lì, visto che si scopre che hanno meno di 21 anni e quindi non possono entrare nei pub.

Domenica portiamo Pascal alla stazione di San Jose e facciamo rotta verso Berkeley. Anche qui non c'è molto... Sarà che dopo aver visto San Francisco nulla ci stupisce più :-) . Nel campus c'è poca gente (è ancora Spring Break), ma è molto ordinato ed ammirevole; i pochi studenti nei parchi e per le strade sembrano apprezzarlo. Dal campanile dell'Università si vede gran parte della Baia di San Francisco.
Saranno le magliette con le scritte "Beat Stanford" o i poster degli studenti che spiegano cosa hanno imparato alla University of California, ma sembra una università dove la gente si sente fiera e felice di appartenere alla Cal (nickname di Berkeley).
Dopo essere incappati in un predicatore che ci trascina con forza verso una chiesa evangelista, ce ne liberiamo e ci muoviamo verso downtown. In realtà, una sola via, può essere considerata Berkeley Downtown. Qui c'è molta più gente, attirata dai ristoranti ed i negozi di musica in stile hippie, movimento, come molti altri, nato nella Baia.
Vediamo il tramonto a Berkeley Marina, dove, oltre ad un vento gelido PAZZESCO, c'è un molo lungo 500mt che ci porta verso il centro della Baia. Da lì si vede, The City, l'isola di Alcatraz, il Golden Gate Bridge, il Bay Bridge e il downtown di Oakland con le caratteristiche gru portuali, ... FICO !

PS: recentemente qualcuno mi aveva chiesto cosa manca al Politecnico per essere una università di eccellenza. Avevo risposto: "della gente con la voglia di fare il proprio lavoro". Adesso rispondo anche con questa foto scattata al campus Berkeley:

sabato 29 marzo 2008

29 Marzo 2008 - "Oh, Damn!"


Ieri Pascal, un nostro amico svizzero, è arrivato in California. La prossima settimana si trasferirà a Merced, verso l'entroterra, per continuare la tesi che ha iniziato in Svizzera. Siccome qui c'è lo Spring Break, gli alberghi sono tutti pieni e non è ancora riuscito a contattare il suo roommate a Merced, lo stiamo ospitando per il weekend. Ieri ha raggiunto San Jose con il treno da San Francisco e siamo andati a prenderlo nelle vicinanze. Tanto più che abbiamo la casa libera, nel senso che Winnie è andata in Cina per 2 settimane e la figlia Grace la usa per fare feste ed invitare ragazzi.. :-P L'idea per domani era di andare allo Yosemite National Park, che si trova a 3h da qui e sulla strada scaricare Pascal a Merced.
Ieri sera, dopo aver mangiato 4 pizze intere, siamo usciti destinazione i discopub di Los Gatos, a . In realtà io e Roberto eravamo sfatti, anche per il fatto che questa settimana ci siamo alzati tutti i giorni alle 6. Comunque Tao alla fine ci ha convinto... peccato che una volta raggiunta la cittadina se ne esce con un: "Oh, damn! I forgot my ID!" (generalmente gli "oh, damn!" di Tao significano GUAI :-) ). Fine della festa: già perché qui bisogna dimostrare di essere sopra i 21 anni per entrare in qualsiasi bar e senza un documento di identità non ti fanno entrare. Dopo aver passato tre o quattro bar in cui possiamo entrare solo in tre ("I can't help you, BRO"), ne troviamo uno in cui ci lasciano passare. Si chiama Mountain Charley's Saloon. Dentro scopriamo che il tizio che ci aveva consigliato di cambiare zona a San Jose downtown aveva ragione! Musica live, una folla pazzesca e gente scatenata che balla... e che gente ! :-) All'1 e mezza però la festa finisce, visto che qui i bar chiudono per legge tutti a quell'ora.
Piccola anticipazione: stiamo progettando di fare un filmato stile Maccio Capatonda sull'America, come questo per intenderci :-P ...










domenica 23 marzo 2008

23 Marzo 2008 - Buona Pasqua!


Ieri siamo tornati sulla West Coast per rivedere l'Oceano. Questa volta abbiamo scelto come destinazione Carmel-By-The-Sea, una spiaggia tra le più belle in California situata appena sotto la penisola di Monterey. Ovviamente c'era tantissima gente, ma nessuno in acqua (a parte i surfisti), visto che era ghiacciata. Era intorno ai 7°C. Tutto questo mentre sulla spiaggia di sabbia bianchissima e finissima la gente si godeva il sole. La cittadina ovviamente è stata conquistata dagli italiani e dai messicani e ovunque ci sono ristoranti del nostro Paese.
La penisola di Monterey è un immenso campo da golf attraversato da una strada panoramica, la 17 Mile Drive, che passa vicino a spiaggie, centri residenziali per super ricchi, boschi, ecc. A parte il pedaggio che è di ben 10$, il paesaggio è veramente fenomenale, soprattutto verso la costa dove un cipresso solitario sopravvive da 200 anni su una scogliera o dove il golfo di Monterey si chiude vicino a Point Joe. Eccovi il tramonto sull'Oceano.
Buona Pasqua!



PS: non dimenticate di partecipare al sondaggio a destra...

giovedì 20 marzo 2008

20 Marzo 2008 - Time is an illusion


Il tempo vola. E' già più di un mese che siamo qui in California. Domani riunione con il gruppo PCM per discutere della mia parte nella fabbricazione di devices. La prossima settimana, nei giorni in cui non dovrò andare a San Francisco per la conferenza MRS, inizierò a stendere un primo layout della tesi ed a scrivere l'introduzione. Il problema è che prima devo impararmi LaTeX, visto che scriverla con Office o Lyx è inimmaginabile.
Sabato, probabilmente, gita sulla West Coast, al promontorio del Big Sur.
Oggi è iniziato lo Spring Break, il periodo di pausa degli studenti che durerà fino a fine mese. Ovviamente non è iniziato per noi, che "lavoriamo" anche di Pasquetta.
La notizia del giorno comunque è che Tao oggi ha scoperto per la prima volta nella sua vita che la luna piena si vede anche di giorno... Oaaah. O come dicono qui: "that's interesting...!"
Una cosa è certa: guardando le stelle e la luna ci sentiamo un po' a casa.

lunedì 17 marzo 2008

17 Marzo 2008 - MRS


Ottime notizie. La prossima settimana il mio gruppo di ricerca va ad assistere (ed i più importanti anche a partecipare) allo Spring Meeting 2008 del MRS (Material Research Society). Una sorta di convention internazionale in cui si svolgono diversi seminari sulla scienza dei materiali. Quest'anno uno dei filoni di dibattito sarà quello delle memorie a cambiamento di fase, in cui IBM rulez.
Quindi io e Tao siamo invitati ad assistere ad una settimana di seminari a San Francisco, in un grattacielo a downtown. In realtà penso che ci andrò solo per sentire i colloquia che mi interessano, che sono lunedì e giovedì. Gli altri giorni voglio dedicarmi interamente alla mia tesi. Tanto più che siamo costretti a fare i pendolari dal momento che l'alloggio non è compreso nella trasferta.
Venerdì c'è anche una conferenza sulla molecular electronics qui ad Almaden tenuta da dei ricercatori del Centro Ricerche IBM di Zurigo; in pratica si tratta della gente che occupa la posizione numero 1 nel mio elenco di possibili opportunità lavorative post-laurea. Magari è meglio farci un salto ! :-P

domenica 16 marzo 2008

16 Marzo 2008 - Vittoria !


Oggi ho finalmente debellato il virus informatico che affliggeva il mio laptop da alcuni giorni. A quanto pare è entrato non so come da MSN e non se ne voleva andare. Non ha fatto molti danni, ma per fortuna avevo Linux per cercare sul Web come eliminarlo. Per i Nerds interessati impediva il funzionamento dell'antivirus e di alcune periferiche, tra cui scheda audio e LAN.

Dopo la vittoria mattutina sono andato a messa della domenica delle palme..... e le palme c'erano veramente! O meglio, distribuivano un pezzo di foglia, non come in Italia o in Francia dove danno un simil ramo d'ulivo. Ho capito che la gente partecipa molto più alla messa rispetto ai Paesi europei. Prende la parola per pregare a voce alta e presenta chiari sintomi di apparente perbenismo patologico. Insomma, "Settimo cielo" è realtà (e il prete somiglia pure al reverendo Camden)! :-)))

Nel pomeriggio, abbiamo portato Tao a vedere San Jose downtown ed a comprarsi un cellulare. Oggi c'era un vento pazzesco e ovviamente non c'era una nuvola in cielo. I grattacieli rendono molto di più con il cielo limpido ma i prati contrastati delle colline attorno a noi non rendono come quelli contrastati dall'ombra delle piccole nuvole che c'erano la prima settimana.


PS: in foto un pazzo vestito da Ghost Rider...

sabato 15 marzo 2008

15 Marzo 2008 - Saint Patrick's Day

Ieri ho pagato l'affitto e Winnie ovviamente si è subito esaltata per i bucks fruscianti. E' partita nel pomeriggio probabilmente per rifornire il garage di altre cose inutili che utilizzeranno tra qualche anno o forse mai. Il culto dello shopping ormai ha preso anche noi e con l'arrivo di Tao (che mangia quanto me e Roberto messi insieme) dobbiamo praticamente andare al supermercato ogni 3 giorni.


BTW, oggi è il giorno di San Patrizio, festona irlandese molto sentita qui in USA. A San Francisco si è svolta la parata annuale nel financial district e ovviamente noi non potevamo mancare. Questa volta abbiamo lasciato la macchina a downtown, ma abbiamo pagato 12$ per il parcheggio giornaliero! Pazzesco... meno male che eravamo in 3. Han sfilato oltre alle associazioni irlandesi e alle bande musicali di cornamuse, tutte le forze dell'ordine, dalla polizia agli spazzini - ovviamente Roberto si è esaltato per le sirene e le luci che lo mandano in botta. Fortunatamente il tempo ha tenuto il mattino anche se erano previsti rovesci.
Dopo un pranzo al sacco sulla Civic Center Plaza, attraversiamo le lunghe e ripide streets of SF per raggiungere il Golden Gate Bridge. Abbiamo intenzione di attraversarlo e raggiungere il parco naturale che c'è a nord della baia. L'attraversamento è spettacolare e soprattutto gratuito - almeno, andando northbound. Impressionante passare sotto le arcate colossali.
Dopo il ponte, che si rivela inaspettatamente corto, lasciamo la Interstate 101 per la Panoramic Highway 1 che si fa subito molto ripida. Siamo diretti verso l'ultima foresta di Coast Redwoods, una delle due specie di sequoie presenti in California. La baia prima era tutta ricoperta da questa specie, che include gli esseri viventi più alti del mondo, e dalle Giant Sequoia che si possono osservare al parco dello Yosemite. Il parco si chiama Muir Woods National Monument e per questo l'ingresso è 5$ :-| .. E' un parco dedicato solo alle coast redwoods, e infatti c'è solo quello ! Non ci sono altre particolarità tipo cascate o vedute particolari. Prendiamo un sentiero che si chiama Ocean View perché pensiamo "se si chiama così, si vedrà l'Oceano !". Passa in mezzo alla foresta di sequoie e la prima parte, fatta a scale, ha i gradini costruiti sulle radici di questi giganti. Dopo la vegetazione cambia in pini, cespugli e verso la fine in prati verdi. Il problema è che il tempo sta peggiorando. L'Oceano si vede solo in lontananza - un po' deludente dopo un'ora di fatica. Però si sente già vicino.. nel senso che sta iniziando a piovere!
Speriamo di trovare rifugio sotto le sequoie e rientriamo nella foresta in fretta, e ovviamente smette di piovere. E' spettacolare anche come si sente il vento spirare dentro la foresta, lo si percepisce salire lentamente sulla montagna passando tra le fronde dei giganti. Tornati sulla via principale vediamo alcuni degli esemplari più grandi, racchiusi nel Cathedral o nel Bohemian Grove. Veramente colossali; dentro il più grande - sì perché alcuni possono ospitare più di una persona - vediamo due giovani pregare per la pianta con le mani appoggiate sulla corteccia interna e con gli occhi chiusi. Mah ! Che dire: "Svegliatevi !" (e chi ha capito....... :-P ) Intorno alle 19 abbandoniamo la speranza di trovare o riconoscere l'albero più alto del mondo (che però non è una sequoia) e torniamo all'auto. Siamo tutti spossati per la camminata.


La mattina avevamo pensato di fermarci a vedere il tramonto dalla collina sopra il Golden Gate Bridge, ma è ormai troppo tardi per raggiungerla e ci accontentiamo di vederlo mentre lo attraversiamo in direzione SF. Questa volta si paga... altri 5$.
Poi il dramma.. mi viene un mal di testa colossale. Come non mi era mai capitato, quindi decidiamo che è meglio tornare a casa, rinunciando a passare il sabato sera a SF. Peccato, alla prossima!

martedì 11 marzo 2008

11 Marzo 2008 - Famiglia al completo

Oggi giornata lunghissima ed emozionante sin dal primo mattino, quando siamo subito stati aggrediti dai tacchini lungo la strada per l'IBM. L'abbiamo scampata fingendoci leoni di montagna. Il lavoro inizia a farsi duro e inizia ad impegnarci tutto il giorno. Per fortuna ci sono sempre i già menzionati rinfreschi dopo le conferenze per mangiare o bere qualcosa. Il mio tutor mi ha informato che si stanno mettendo d'accordo per assegnarmi, oltre al progetto di modeling, anche una parte di fabbricazione - probabilmente deposizione di materiali a cambiamento di fase - necessari per il tipo di memoria che stiamo studiando. La litografia comunque è fatta nella cleanroom dell'ala C (un'intero edificio adibito a cleanroom - questo è IBM power!) e spero che almeno qualche volta mi facciano entrare...
Oggi è anche arrivato Tao, il terzo studente del nostro master ad avere ottenuto una internship all'IBM. Sarà nello stesso nostro ufficio e lavorerà sulla parte di fabbricazione nel mio stesso gruppo. Domani lo porteremo al lavoro con noi ed a incontrare la sua tutor, sperando che si riesca a svegliare visto che dice che sono 25h che non dorme. Tao si è preso la stanza di Grace (quella che doveva essere più grande, ma più grande non lo è :-|), e Grace si è trasferita al piano di sotto. Dopo il lavoro siamo andati a far spesa tutti insieme e abbiamo finito di mangiare alle 10pm!!! Impossibile. Comunque ecco una foto della "famiglia" al completo:

domenica 9 marzo 2008

09 Marzo 2008 - "Crime scene"



Stamattina mi sono alzato un'ora avanti e 10 centimetri più basso...
Mi sono del cambio d'ora solo quando ho acceso il pc. Adesso ci sono solo più 8h di differenza tra l'Italia e la West Coast.
L'altro problema ben più grande è il fatto che... il letto si è sfondato! La staffa destra che tiene le doghe si è spezzata in un punto e il materasso è sceso di qualche centimetro nel cassettone che c'è sotto. Scendo in garage a controllare se c'è almeno una colla per riparare la pacconata cinese. Ovviamente c'è (in quel garage c'è OGNI cosa) ed è pure nuova immacolata. E' specifica per il legno e dovrebbe tenere. Dopo la riparazione effettuata nel primo pomeriggio, partiamo in bici verso l'Almaden Quicksilver County Park che c'è a meno di 6 miglia da qui. Entrati nel parco, la strada si fa dura e quando ci fermiamo a metà della salita per prendere fiato incontriamo il ranger. Senza casco non si prosegue. Ci fa tornare giù... e ci segue con il suo mega SUV sirenato. Continuiamo il giro in bici ad Almaden, nel tipico sobborgo americano, con palme, villette, bandiere, SUV e siepi modellate. Intanto poco vicino a dove abitiamo, vediamo una casa circondata da auto della polizia e dal nastro "Crime scene". Nelle auto parcheggiate a lato della strada fucili a volontà. Ben 20 giorni prima di vedere un fucile! Notevole!


Altre foto nell'album "San Jose" del sito di Picasa.

sabato 8 marzo 2008

08 Marzo 2008 - Come coniugare Stanford con "Pimp My Ride"


Come annunciato, prossima tappa: Stanford University. Partiamo intorno alle 9:30am mentre come sempre splende un caldo sole californiano e non c'è una nuvola in cielo.
Decidiamo che visto che siamo a Palo Alto, luogo di fondazione della Silicon Valley, conviene fare un giro a vedere le sedi di qualche azienda di IT. La prima è la Apple, anzi il campus della Apple. Essendo sabato, non c'è nessuno attorno e sembra un deserto. Ci dirigiamo verso le altre aziende, ma ci perdiamo per strade collinari infinite, popolate da file intere di ciclisti. Meglio rinunciare. Raggiungiamo il campus di Stanford e parcheggiamo vicino ad un centro commerciale. A piedi attraversiamo un parco ed imbocchiamo Palm Avenue, la promenade che conduce alla piazza centrale di Stanford. Il campus è enorme, ma si può tranquillamente girare a piedi o in bici. L'architettura è, a detta di Roberto, stile "Mission" (?). Palme e pini ovunque. Sui campi da gioco, molta gente si diverte con frisbee e pallavolo. Alcuni studiano all'aperto.
Nel pomeriggio saliamo sulla Hoover Tower, da cui si vede una parte della Baia e qualche grattacielo di San Francisco, e visitiamo un museo d'arte importata da tutti i continenti. Meno male che era gratuito... :-| Il ritorno è abbastanza tumultuoso.. nel senso che, con l'intenzione di andare a vedere il Campus di Google che si trova a 10km da lì, perdiamo la strada più volte e decidiamo, che è meglio lasciar perdere anche questa volta.



Dopo una veloce cena a casa, serata indimenticabile a downtown di San Jose. In giro ci sono solo afroamericani, asiatici e messicani. Poche californian girls. Diamo un'occhiata veloce ai locali... sono tutti delle lounge (vorrà dire discopub?). Entriamo in uno che ci sembra abbastanza affollato; controllo di documenti come di routine, visto che l'ingresso qui è vietato ai minori di 21 anni, per qualche legge strana. Si scopre che l'ingresso è di 8$: decidiamo comunque di provare visto che sembra che ci sia musica live e molta gente. Entriamo, ed inizia il dramma: è un locale di MESSICANI ! E soprattutto, c'è musica liscio-messicana, quindi il pubblico è over 40!!! Ci diciamo, cerchiamo la stanza dei giovani, ci sarà visto che ce n'erano tanti all'ingresso... e invece no! Un pacco totale e 8$ buttati al vento. Però la musica è allegra e divertente, e dentro c'è gente che riflette tutti gli stereotipi dei messicani, ovvero cappelli da cowboy, stivaloni e cinturoni. Vecchie imbellettate rimorchiano giovani chicos con catenoni in stile West Coast al collo.
Usciamo in meno di mezz'ora e decidiamo di cercare un altro locale, questa volta però stando bene attenti ! :-) Intanto per strada sfilano tutti i concorrenti di Pimp-My-Ride, con tutti i loro 5 monitor LCD accesi nei SUV ed i cerchioni cromati luccicanti da 40"... YO! La terra trema al loro passaggio (ovviamente per i bassi dei loro stereo).
Passiamo a fianco ad un club con davanti una coda di 200 metri... Lasciamo perdere e passiamo ad un altro locale. Ingresso 3$, si può fare... Una volta dentro, gente fuori controllo e a dir poco disinibita ci fa rimpiangere le feste a Losanna ed in Italia. Entrambi capiamo immediatamente perché qui vendono il latte a galloni. Uno ad un tavolo ci dice che per cercare gente californiana vera bisogna andare altrove, qui a downtown sono tutti immigrati o peggio ancora snob (se non hai almeno tre macchine qui sei nessuno...). Ci consiglia Campbell o Los Gatos, la prossima volta seguiremo il suo consiglio.

venerdì 7 marzo 2008

07 Marzo 2008 - Strategia IBM (parte seconda) e pre-Stanford


La strategia IBM si applica bene anche al venerdì mattina, quando si svolgono i cosiddetti Colloquium, ovvero le conferenze in auditorium. Tralasciando il fatto che a questi meeting partecipano professori e ricercatori di fama mondiale, dalle università e compagnie più famose, veniamo alla vera faccenda importante... quella per cui mezzo ARC si riversa nei corridoi alle 1030 am di ogni venerdì: il rinfresco pre-meeting.
Ancora ignaro di tutto ciò, ricevo l'invito dal mio "nerd-tutor" e lo accetto senza esitazione. Oggi servivano, i caratteristici ciambelloni donuts, per intenderci quelli che mangiano sempre i cops nei film hollywoodiani, ripieni di marmellata o di cioccolato. Autentiche BOMBE ! Il tutto affiancato da ogni tipo di bevande. Ovviamente pochissimi partecipano alla conferenza.

Luisa, la nostra tutor italiana in IBM, appena saputo che domani andremo a Stanford, ci ha fortemente consigliato per la seconda volta di contattare i gruppi di ricerca che hanno sede nei dintorni, per un eventuale PHD. Premesso che io sono sempre stato contro l'intraprendere un PHD, è anche vero che un dottorato a Stanford significa Olimpo in Italia. C'è da farci un pensierino... E soprattutto è meglio farlo adesso, quando posso usare l'email con dominio IBM che come ha dimostrato Roberto è MOOOLTO importante (leggete sul suo blog che effetto può fare in Italia). Quindi mi son messo a cercare un po' sul Web, tanto più che alle 16 di venerdì pomeriggio la concentrazione cala leggermente. Ho trovato un gruppo di Nanoelectronics alla Stanford University che studia le memorie a cambiamento di fase e le memorie a nanotubi. Praticamente entrambi i subjects dei miei ultimi tirocini. Ho inviato un'email al professore a capo del gruppo per scherzo; per ora è meglio aprire più porte possibile, e, nel caso, richiuderle dopo.

giovedì 6 marzo 2008

06 Marzo 2008 - Strategia IBM

In questi giorni nulla da segnalare, a parte il fatto che con il cambio euro-dollaro forte mi sono comprato una nuova digital camera. Per ora si comporta bene anzi fin oltre le aspettative... In ogni caso, qui ogni cosa si può riportare indietro al negozio da cui la si è comprata, senza bisogno di sborsare niente. Viene rimborsato tutto! Quindi se dovessi scoprire strani difetti (ma non credo), posso sempre cambiarla. Intanto ecco una delle prime foto fatte alla primavera in fiore...


Oggi è arrivato anche il Social Security Number (abbiamo disseppellito la busta dalla montagna di roba presente nella buca delle lettere di Winnie... ci saranno 50fogli tra buste e pubblicità), quindi domani posso aprire un conto. Valuterò se fare un bonifico dall'Italia, ma non credo, visto che con la carta di credito italiana non ci sono problemi per ora. Il conto mi serve solo per intascare gli assegni dell'IBM (i miseri 500$ al mese).
In casa abbiamo trovato una bella sorpresa: visto che Grace, la figlia di Winnie, si deve trasferire al piano di sotto perché martedì prossimo arriva Tao, adesso nei corridoi non si gira più. I mobili che arredavano la sua camera ora ingombrano tutto ! Bisogna arrampicarsi per passare ...
Questa settimana abbiamo anche scoperto che all'IBM servono popcorn, the, limonata, caffé e latte intorno alle 4pm e TUTTO GRATIS (infatti va tutto a ruba in meno di mezz'ora). Anche questo fa parte della strategia IBM, che concede tutto ai suoi impiegati... anche il lusso di andare a correre o in bici prima di pranzo, rinfrescarsi con una doccia direttamente sul luogo di lavoro e gustarsi una bella merenda, per essere nuovamente freschi per lavorare fino a notte fonda! :-)

domenica 2 marzo 2008

02 Marzo 2008 - "God bless us!"

Tempo pienamente primaverile per tutta la giornata. Il forte vento del mattino concilia il sonno mattutino, dopo il faticoso viaggio a San Francisco. Prima messa domenicale in America, ovviamente segnata dal patriottismo più totale, con tanto di bandiera issata sulla porta della chiesa e onore al soldato reduce dall'Iraq alla fine. "God bless us!"
Al pomeriggio, prima gita al mare. O meglio, all'Oceano Pacifico. Partiamo intorno alle 3pm direzione Santa Cruz, decidendo che dopo la città di sabato ora è meglio immergersi nella natura. La highway che ci porta verso la West Coast è completamente immersa nel verde, nelle foreste di sequoie che sono molto diffuse in California, ed attraversa le colline che separano San Jose dal Pacifico. Il parco che visitiamo si chiama Wilder Ranch State Park ed è situato lungo la Highway 1, che collega San Francisco con San Jose. Arrivarci è facile ma per entrare ci fan pagare ben 6$... Non ci aspettavamo molto da questo parco visto che è poco conosciuto. Dopo però la sorpresa: guardate che scogliere!


Il forte vento le rende poi ancora più magiche. Ogni tanto la costa scende e diventa una spiaggia, lunga anche diverse decine di metri e con una sabbia finissima. Intorno tantissima gente fa jogging o mountain bike. Non ce la facciamo a percorrere tutta la costa, visto che è lunghissima e decidiamo di tornare indietro. Ci perdiamo il tramonto per pochi minuti! Peccato, alla prossima!

sabato 1 marzo 2008

01 Marzo 2008 - @ the end of the Rainbow

Oggi grande gita giornaliera a San Francisco...
Sfidando la nebbia che in questi giorni è sempre presente al mattino a The City, decidiamo di partire lo stesso intorno alle 9am. Raggiungiamo la prima stazione della metropolitana della Baia dopo 1h di auto e arriviamo a downtown in mezz'ora. Uscendo dalla metro, vediamo bandiere OVUNQUE. Su ogni palazzo o monumento.
L'attenta pianificazione dell'itinerario fatta la sera prima dà subito i suoi frutti. La stazione da cui usciamo è davanti al City Hall della Città. Per dirla breve un clone della Basilica di San Pietro a Roma. La piazza comunque è enorme e davanti ammiriamo anche un insieme di monumenti dedicati alla fondazione dell'ONU. Proseguiamo verso Ovest, nonostante Roberto sia continuamente richiamato dagli edifici incredibili che ci circondano ("Andiamo a vedere questo!", "Facciamo un salto laggiù..." ecc...). Entriamo in un quartiere di case che da popolari diventano ricche (e molto ricche...). Non siamo a San Francisco neanche da mezz'ora e già abbiamo capito com'è la gente qui: basta dire che TI SALUTA PER STRADA (a Torino ti saluta solo per dirti "Grazie", ma solo quando ti ha scippato...). Passiamo vicino ad un fruttivendolo che ci invita a stringergli cordialmente la mano.
Dopo la benedizione americana di rito ("God Bless you, man..."), proseguiamo verso Alamo Square Park, dove si trova la Postcard Row, una fila di case in stile Vittoriano (le Painted Ladies) che se viste dal parco ha come sfondo il Downtown di San Francisco con i suoi grattacieli. Dal nome si può intuire che molte delle cartoline sono state fatte qui. Splendido. Ci avviamo verso il Golden Gate Park, una versione ridotta di Central Park del NYC e proporzionata a San Francisco. Decidiamo che è troppo vederlo tutto e ci limitiamo al Giardino Giapponese, che ospita una enorme mostra con 1750 specie di piante e tantissime orchidee e piante carnivore.
Sopravvissuti all'umidità PAZZESCA di quel luogo, sono ormai le 2pm e decidiamo che prima di mangiare vogliamo ancora vedere il Golden Gate Bridge. Dobbiamo prendere un bus per arrivarci visto che i piedi iniziano a far male dopo la lunga camminata di 2-3 miglia. Gradita sorpresa: i ticket dei bus costano 1.5$ (= 1€) e durano tutta la giornata (visto che è sabato). Il pullman è pieno di turisti che si alzano in piedi quando si avvicina alla Baia ed al colossale ponte (e non è per scendere!). Sono quasi tutti cinesi, giapponesi o comunque stranieri che vanno ad ammirare l'Ottava Meraviglia. Ed è veramente l'Ottava Meraviglia. In due parole: Maestosità e Potenza. Vicino alla Baia c'è un vento in formato americano (cioè PAZZESCO). A malapena riesco a far foto...
Percorriamo a piedi il GG Bridge insieme alla valanga di turisti, gente che fa jogging e passeggiate. Sotto la prima arcata soccombiamo di fronte alla grandezza. Ogni tirante maggiore è spesso un metro! Intanto sotto, nella Baia molti surfisti si divertono e sembra che ci sia anche una regata. Insomma HAPPINESS allo stato puro. A metà del Ponte abbiamo una vista completa della Baia e del Downtown di SF. E' impossibile da descrivere con le parole. Bisogna andarci per rendersi conto. Neanche le foto rendono lo spettacolo a cui si assiste. Il Ponte è comunque trafficatissimo e non sentiamo l'inquinamento solo perché il vento è fortissimo e porta via lo smog. Ogni 200m c'è un telefono per le emergenze ed i tentativi di suicidio. Se ne buttano 24 all'anno ed in totale siamo già arrivati a oltre 1200 "salti". Per questo è stata istituita una hotline di crisi che si può chiamare dal Ponte.
Torniamo indietro e dopo aver comprato due souvenir al Gift Center (il bullone del ponte costava troppo e non mi sembrava il caso...) e dopo mangiato, ci avviamo verso Downtown. Passato il quartiere di Little Italy e attraversato Corso Cristoforo Colombo, scendiamo con il bus a Chinatown. Ora, se la Cina è tutta così, è meglio non andarci: un caos ed una puzza per le strade allucinante... I proprietari dei negozi hanno installato le bancarelle occupando metà marciapiede e si passa a malapena.
Poco dopo, inizia il Financial District, dove si concentrano tutti i principali grattacieli come il Transamerica Pyramid, il Bank of America Center, il Wells Fargo Center, ecc. Si può avere un'idea della grandezza di una foresta di grattacieli sapendo che le strade sono più buie, visto che la luce non passa, e si sente l'eco di sirene e del traffico che ti circonda. Questa è PURA America, con le vie piene di taxi gialli, pattuglie di auto della polizia, gente stravagante in giro, bandiere dappertutto.
Si avvicina il tramonto, ma ci manca ancora una cosa da vedere... i cable car che attraversano la città. Avendo perso la speranza decidiamo di lasciar perdere e di vedere ancora Union Square, la piazza più famosa e circondata da grattacieli. Per pura combinazione, mentre in un bar suonano "Con te partirò" di Bocelli, vediamo passare uno dei Cable Car. La gita si conclude così... certi che torneremo sicuramente almeno un'altra volta di sera in una delle città più belle del mondo, riprendiamo la metropolitana e successivamente l'auto per tornare nel nostro sobborgo.
God bless you all...



PS: godetevi le foto seguendo il link che trovate qui a fianco...