giovedì 22 maggio 2008

22 Maggio 2008 - Riassunto delle puntate precedenti

Che faticaccia... le ultime due settimane sono state veramente dure. Io e il mio tutor abbiamo fatto il punto della situazione, su cosa abbiamo fatto e su cosa dobbiamo ancora fare per il progetto. Abbiamo colto l'occasione dal momento che venerdi' scorso e questo mercoledi' ho presentato il progetto rispettivamente al mio gruppo e al gruppo di Storage Technology a Yorktown. Restano ancora molti bachi da sistemare nel simulatore, e molti problemi da risolvere, ma speriamo di farcela. La presentazione a Yorktown e' avvenuta in teleconferenza: in pratica ogni partecipante compone un numero e quello che presenta invia le slides a tutti cosi' che possano visualizzarle. Un po' problematico quando viene il momento di fare domande, visto che non si sa chi e quando le fa. Comunque sembra essere andata molto bene, visto che sono rimasti tutti affascinati dalla presentazione e dalle prospettive che promette questo lavoro. Abbiamo ricevuto molti dati e suggerimenti che ci saranno molto utili per il lavoro e molto probabilmente riusciremo a scrivere un paper, escludendo le parti IBM confidential.


Lo scorso weekend io e Tao (Roberto e' ancora a LA) siamo andati a Monterey per sfuggire al caldo soffocante di quei giorni in cui c'erano 37C. Ce l'abbiamo fatta, ma abbiamo trovato la nebbia lungo la strada, e si e' dipanata solo a Monterey. Citta' bellissima tra l'altro, molto calma e tranquilla. Sul wharf si possono vedere molti cormorani, pellicani e leoni marini. Spettacolare! La citta' ha anche qualcosa della vicina ed europea Carmel, l'architettura e la flora e' molto simile al mediterraneo (McDonalds esclusi ovviamente :-P ). Come al solito, foto sul sito di picasa..


Questa settimana ho anche chiamato gli 'amici' di IBM France, che pochi giorni fa mi hanno offerto un dottorato nel centro R&D ST-Microelectronics di Crolles. Lo stipendio sarebbe 1900euro/mese per tre anni di dottorato. Ma il problema e' che vogliono che mi iscriva in una universita' francese, cioe' a GRENOBLE. Vade retro.. Per questo ho chiesto supporto all'EPFL in Svizzera, in particolare al professore che avevamo incontrato qui durante la conferenza MRS. Sembra che siano d'accordo... ora non mi resta che convincere i francesi a collaborare con loro, e soprattutto convincere me stesso ad andare li'.. la seconda sara' piu' dura, mi sa, perche' non sono ancora convinto di voler fare un PhD. Ma il progetto e' molto interessante e perfetto per me (molto simile a quello che faccio qui) e le prospettive di carriera, a detta di uno che ho contattato e che lavora in quel gruppo, sono molto alte.
Comunque ho constatato con piacere che l'indirizzo email con dominio .us.ibm funziona molto bene: su 10 email che ho inviato, ho ricevuto 4 risposte (40%). Tre mesi fa, avro' inviato 50 email e ricevuto 5 risposte.
Oggi c'era una festa hawaiana nella cafeteria dell'IBM... molto piacevole ed allegra. C'era quasi tutto il centro ricerche, anche perche' offrivano dolci e bevande gratis. Domani, tempo permettendo, mettero' le foto sul web.

domenica 11 maggio 2008

12 Maggio 2008 - Madness

Stavolta sarò breve: è la fine! Inizio a lavorare anche le notti, il sabato e la domenica... e per fortuna che ho chiesto ed ottenuto l'accesso alla rete IBM per connettermi da casa, altrimenti dovrei andare all'ARC anche nei weekend.
Questa settimana si è anche scoperto che qualcuno al centro ricerche IBM di Yorktown si sta interessando a quello che sto facendo, quindi tra poco più di una settimana dovrò fare una presentazione del mio lavoro al gruppo di Storage Memories. No, niente viaggio sulla East Coast purtroppo.. la presentazione sarà una teleconferenza e quindi si svolgerà al telefono. :-(
Per lo meno il mio tutor è stato corretto a precisare che non è propriamente un suo progetto (visto che hanno scritto a lui da Yorktown) ma quasi completamente un mio lavoro... cosa molto corretta e che ho molto apprezzato.

Questo weekend quindi non si è combinato niente, nessun viaggio, nessuna gita, anche per il fatto che Roberto doveva prepararsi per le ferie della prossima settimana a LA con Arianna. Solo TANTE simulazioni (ieri sera ne ho lanciate 300 insieme ("this is MADNESS!"), alcune devono ancora finire adesso...) ed a tratti qualche momento di tranquillità. L'altro sabato tra l'altro si è scoperto che il prete della chiesa che c'è qui vicino è un Tenente Colonnello della Guardia Nazionale Statunitense.. questo spiega perché ogni volta ringrazia i nostri valorosi soldati che "esportano la democrazia". :-S E spiega anche perché attorno alla chiesa c'è una bandiera americana OGNI metro per almeno 500 yarde, cioè molto.

Questa settimana è previsto caldo.. non ci sarà più il vento rinfrescante della baia, il che significa che ci si scioglierà come un gelato sotto sole. Sarà per quello che qui i gelati non li fanno. :-|
Gli Stati Uniti sono proprio un altro mondo: a distanza di quasi 3 mesi, viaggiando per la strada, riusciamo ancora a stupirci delle cose che si sono. Qualche settimana fa per esempio c'era un tizio giovane davanti al supermercato con un cartello che diceva: "I need a girlfriend..." La scorsa settimana ad un incrocio, ragazze in bikini si offrivano di lavare l'auto per pochi dollari. E ieri un elicottero della polizia ronzava sopra Almaden con tanto di faro da inseguimento... Roberto ovviamente è andato in botta. Insomma, quello che si vede nei film ha un fondo di verità. Del resto, cosa si può pretendere di più quando nei supermercati si trovano magliette con su scritto: "Hippies were right!" o "Proud to be the mom of an American Soldier" :-))

lunedì 5 maggio 2008

04 Maggio 2008 - Point Reyes National Seashore

Fantastica gita a Point Reyes National Seashore, una gigantesca penisola a nord di San Francisco... gigantesca ma anche lontana. Siamo partiti un po' tardi (le 930am) e il viaggio era previsto durare meno di 2h, ma le previsioni di Google si sono rivelate un po' sbagliate.
Tra la tappa forzata per comprare "l'indispensabile sciroppo di Grace" e qualche sosta lungo la Cabrillo Highway siamo arrivati dopo le 12! Solo per il viaggio, ne valeva già la pena: dopo aver attraversato l'Ottava Meraviglia, imbocchiamo la Highway 1, considerata l'autostrada più bella di tutta la California, che va dall'Oregon a Los Angeles. Peccato che di autostrada abbia ben poco, visto che è tutta un saliscendi di tornanti e curve paraboliche che si snodano lungo la Golden Gate Recreational Area.
Il panorama è spettacolare, interamente lungo la costa su cui si alternano incontaminate spiaggie ed aspre scogliere. Vediamo anche qualche Red-Tailed Hawk (falco a coda rossa) che svolazza sopra di noi ma siamo un po' delusi dalla totale mancanza di tacchini. Il tempo è un po' nebbioso ma va evidentemente migliorando. Costeggiamo lagune e zone paludose, dove nidificano cormorani e molti aironi bianchi. Entriamo nella penisola quando sono già le 1130... ma ci vogliono più di 30min per arrivare al centro visitatori, che si trova sull'epicentro del famoso terremoto che colpì e rase al suolo San Francisco nel 1906.
La penisola si è formata grazie alla faglia di Sant'Andreas che percorre tutta la California e su cui normalmente alla gente con i piedi per (o meglio sotto terra) piace vivere :-| . La zona più a nord dove si sta aprendo la faglia è già stata invasa dalle acque dell'Oceano ed è ora chiamata Tomales Bay. Solo più una parte mantiene attaccata la penisola al continente. I sismografi del centro visitatori rilevano calma piatta, quindi ci sentiamo al sicuro ed imbocchiamo l'Earthquake trail (sentiero del terremoto) che ci porta vicino ad uno steccato che è stato diviso e spostato di 6 piedi durante il terremoto del 1906. A parte questo non c'è altro in quella zona. Le vere attrazioni sono in tutt'altri posti.
Saliamo di nuovo in macchina e ci muoviamo lungo la penisola, verso l'Oceano, o meglio verso il Faro, situato vicino il punto dove Sir Francis Drake approdò qualche secolo fa. Ma per arrivarci ci vuole di nuovo quasi un'ora di auto! Costeggiamo Tomales Bay e attraversiamo radure incontaminate; mai visto un posto così vasto e disabitato! Non una casa per miglia e miglia, solo una fattoria e qualche mucca ogni tanto. A destra la costa fatta di spiaggie a perdita d'occhio, a sinistra lagune o praterie.

Scendiamo dall'auto e Tao viene quasi portato via per il vento! Vicino alla costa infatti spira quasi a 40mph, quantificato molto scientificamente da noi come "forte, MOOOLTO forte". Una breve collina tutta fiorita di piante grasse e fiori selvatici ci separa dal Faro. C'è anche qualche pino marittimo visibilmente piegato dal vento. L'orizzonte si perde nella vastità delle spiaggie e "si sta come d'autunno sugli alberi le foglie". :-) Finalmente arriviamo a vedere il faro... a vedere perché ci sono 400gradini da fare prima di arrivarci. Intanto siamo già completamente circondati dall'Oceano. Point Reyes è famoso anche perché da lì è spesso possibile avvistare le balene che si muovono lungo la rotta migratoria da nord a sud in primavera e da sud a nord in autunno. Il cartello dei guardiaparco segna: 5 Avvistate ieri - 5 Avvistate oggi, che per il mio spirito ottimistico si traduce : "E' la fine! Non vedremo mai niente!". E invece no: arrivati al faro sento urlare da qualcuno: "A whale! A whale!". Accorriamo immediatamente, sperando che non sia solo qualche donnona appena uscita da un McDonald's, e dopo arriva anche una guardiaparco che ci conferma veramente l'avvistamento. Si vede soltanto ogni tanto apparire una sagoma nera dall'acqua, e solamente una volta vediamo il getto d'aria caratteristico. Spettacolo finito, la folla che osannava se ne va silenziosa e continua la visita del faro, che è sempre acceso e ululante per i segnali acustici e per il vento, che è veramente fortissimo. Torniamo verso il parcheggio e mangiamo velocemente su un prato fiorito al riparo di una roccia enorme e con vista Oceano. Spettacolo! Siamo riusciti anche a volare: Roberto scopre che in punta ad una collinetta, dove il vento soffia al massimo, allargando le braccia ed inclinandosi molto in avanti si è sostenuti dal vento. E il fatto che si veda solo Oceano da lì in punta crea ancora più la sensazione del volo! Incredibile...

Ma anche l'indistruttibile giacca Alinghi ha qualche punto debole ed il freddo inizia a farsi sentire. Lasciamo l'estremità ovest per dirigerci verso Tomales Bay, dove secondo la guida di Roberto dovrebbero esserci le dune di sabbia. Intanto sulla sinistra ammiriamo la costa, che è una spiaggia unica! Non si riesce a vederne la fine. Arriviamo in fondo alla baia, ma ... non c'è traccia di dune! C'è solo una spiaggia minuscola e appartata, piena di FRANCESI! Solo il pensiero che possano essere canadesi ci fa restare a passeggiare lungo la spiaggia. Come nei film più belli, c'è anche una mini spiaggia separata da un piccolo scoglio veramente isolata, che probabilmente viene nascosta in caso di marea alta, che "scompare e riappare portandola via".
Intanto sono già le 18 e decidiamo che per oggi basta così, anche perché al ritorno guido sempre io e sono già molto stanco. Mentre guido lungo la Highway 1, mi sembra di essere sulle montagne russe per la gran quantità di curve. Tra l'altro, una minima distrazione ha come conseguenza logica un incontro ravvicinato con le balene e sicura osservazione di stelle marine, visto che manca qualsiasi guardrail di protezione.
C'è ancora un'ultima tappa da fare: Sausalito Vista Point, il punto panoramico di Sausalito, la città subito a nord di San Francisco, da cui si può ammirare il Golden Gate Bridge e tutta la città. E' quasi notte e i grattacieli si iniziano ad illuminare; qualche foto di rito sotto il vento (anche qui molto forte) e possiamo tornare a casa.


Budget totale: meno di un pieno di benzina + 5$ di pedaggio = un pieno di soddisfazione.

sabato 3 maggio 2008

03 Maggio 2008 - Volevo un taglio semplice...

Tempo di tagliarsi i capelli... qui i barbieri sono tutti molto gentili, ti offrono perfino del caffé mentre aspetti o sei "sotto taglio". Siamo andati vicino al nostro abituale centro commerciale, in un posto chiamato "Creative hair", che ispirava più pettinature a cresta che un taglio semplice. Prima regola: convertire cm in pollici.. sì perché qui le indicazioni si danno in pollici: per esempio 1-inch haircut è taglio molto corto o simile.. Ho optato per la soluzione 2 inches e sembra che abbiano fatto un buon lavoro... ma 25$ per un taglio non sono comunque pochi !
Abbiamo rinunciato ad andare allo Yosemite nei due giorni di questo weekend visto che siamo arrivati distrutti dal lavoro e senza idee venerdì sera, senza neanche aver prenotato un motel.
Oggi sono andato a messa in un'altra chiesa, lontana 30min in bici.. completamente in legno, capienza 70 persone, 70 posti occupati. Tutti conoscevano tutti, ma non ho ancora capito perché il prete, che normalmente stringe la mano a tutti quelli che entrano in chiesa, mi ha accolto con "Welcome" all'ingresso e mi ha salutato con "Bye, Frank ...." all'uscita.
Domani comunque andremo a Point Reyes National Seashore, un parco a nord di San Francisco, lungo la costa del Pacifico; in pratica è una enorme penisola, a ovest l'Oceano a est una baia che è praticamente l'inizio della Faglia di Sant'Andreas e che si sta aprendo con il passare degli anni. In poche parole: un posto enorme pieno di cose da vedere e che non avremo tempo di visitare completamente.
Il 26 maggio è il Memorial day, ma a me basta che sia VACANZA!!! Addirittura pare che stacchino la corrente per 3 giorni per "lavori di manutenzione". In realtà lo fanno per obbligare i nerds a non lavorare almeno qul weekend.
Per noi, purtroppo niente viaggi lunghi, visto che Roberto andrà a LA ad aspettare Arianna, e io non voglio certo "sbiellare" guidando da solo per minimo 5h consecutive!
Video in allegato: guida semiseria a come trattare i parrucchieri in caso di insoddisfazione...