lunedì 2 giugno 2008

02 giugno 2008 - Yosemite NP

"But no temple made with hands can compare with Yosemite. Every rock in its walls seems to glow with life... as if into this one mountain mansion Nature had gathered her choicest treasures..." - John Muir

Tempo splendido per il primo weekend lungo fuori casa... si parte sabato; direzione Yosemite National Park. E' relativamente e statunitensemente vicino: solo 200 miglia = 4h di macchina.
Partiamo alle 6am (anzi alle 630am tenendo conto del fuso orario di Tao) e facciamo conto di visitare il parco per due giorni, andando a Merced (distante 2h di viaggio dal parco) a trovare Pascal la notte di sabato.

Lasciamo le colline della baia e ben presto ci ritroviamo in mezzo al NULLA! fattorie a perdita d'occhio e strade deserte, con rettilinei lunghi decine di miglia. Merced, che è una città lungo la strada per lo Yosemite, è la Capitale del Nulla. L'ingresso nella contea è sancito con un cartellone enorme che dice: 'Welcome to Merced County - A place to grow...' Beh quel posto non è che sia il massimo per crescere. Ricorda un po' la campagna piemontese solo: a) senza montagne attorno (sono distanti 150miglia), b) ingigantita secondo la solita proporzione che ormai conoscete : FORMICA sta a ME come OGGETTO EUROPEO sta ad OGGETTO USA, c) piena di messicani e immigrati .

La strada prima passa in mezzo a campi di mandorli così lunghi che non se ne vede la fine, poi attraversa radure in cui non c'è una casa, solo mulini per l'acqua e qualche mandria ogni tanto. Iniziamo a salire e la vegetazione cambia in querce, conifere, poi pinete... a Mariposa, l'ultima cittadina prima del parco, ci accorgiamo di essere arrivati in zona turistica dal prezzo della benzina che costa UN QUARTO in più del normale. Per fortuna avevamo fatto il pieno. Ultima città infatti... peccato che manchi ancora 1h di viaggio per arrivare al gate 'El Portal'.

Iniziamo a percorrere la valle altissima che porta al parco, ma la strada non sale molto e scorre vicino al fiume Merced. Una slavina recente e colossale ci fa perdere 15min... la strada è stata ricoperta completamente da massi di granito quindi da qualche mese c'è un posto di blocco. Dettaglio: il tizio del posto di blocco chiede a me e a Roberto se siamo gemelli... finalmente abbiamo la prova che anche a Merced seminano Maria in mezzo ai pomodori.


Arriviamo a El Portal, paghiamo (20$ per una settimana) e finalmente si entra nel parco. Peccato che per arrivare alla Yosemite Valley ci sono ancora 20min di auto! La roccia delle montagne è già granitica e attraversiamo boschi di sequoie, redwoods ed abeti. Il primo colosso che si vede è 'El Capitan' una parete incommensurabile di granito, meta preferita dagli scalatori (pazzi). Ci vogliono 3 giorni per arrivare in punta e i turisti si limitano a guardare da sotto con i telescopi. Sull'altro lato della valle, la prima cascata che incontriamo è la Brideveil Fall, ma decidiamo di fare solo uno stop & go e di continuare verso il cuore della valle. Parcheggiamo dove indicato dai numerosi ranger posteggiatori (Non ci chiedono neanche se vogliamo dei fazzolettini!) e proseguiamo il tour a piedi e in pullman. Il visitor center si trova davanti alle Yosemite Falls, le cascate più alte del Nord America (205 m). C'è anche un museo e il solito negozio di gadget, pieno di turisti.

Prima tappa: Yosemite Falls - la cascata in realtà è divisa in due; raggiungiamo solo la base della parte bassa visto che per arrivare in punta ci vogliono 7h ! Ci allontaniamo un po' dal sentiero, e dopo un po' la nebbiolina si traduce in doccia! Non ci sono parole per esprimere la potenza.
Seconda tappa: le meadows della valle, che si alternano ai boschi di sequoie ed al fiume Merced che è completamente verde (o meglio, il fondale è verde e l'acqua è purissima). Da un ponte vediamo l'Half Dome, una colossale cupola tagliata di netto a metà (BTW, vi invito a partecipare al sondaggio a destra).
Terza tappa: dopo pranzo camminiamo per 1h per raggiungere il Mirror Lake, nel Tenaya Canyon. Beh, bel posto, ma non all'altezza di...

Quarta tappa: Vernal e Nevada Falls. Il sentiero per raggiungerle si percorre in 4-5h. Arriviamo in punta alle Vernal Falls percorrendo il Mist Trail... mmmm.. il nome fa intuire qualcosa. Ed anche le mantelline bagnate della gente che torna indietro suggeriscono IL LAVAGGIO PIU' TOTALE. La cascata è così potente che anche se il sentiero passa a 300mt dalla base gli spruzzi bagnano completamente ed in meno di un minuto chiunque lo attraversi. E lungo il sentiero, arcobaleni a non finire (ma niente pentole d'oro, le avran prese gli orsi). In punta alle cascate si raggiunge un ammasso granitico su cui la gente prende il sole e contempla il panorama. In punta alla ringhiera prima del precipizio sembra di volare!


Ma è già tardi e ci tocca tornare all'auto, visto che alle 8pm la strada per Merced chiude per lavori. Raggiungiamo il 'Nulla' alle 9pm e stiamo crollando dalla stanchezza. Con un po' di stupore ( :-))) ) si scopre che Pascal ha programmato una serata fuori. Ma è già tutto chiuso per mangiare, quindi ci limitiamo ad una pizza / fast-food ( già perchè Pascal non mangia MAI un pasto a casa - un giorno cinese, un giorno thai, un giorno macdonalds... :-| ). Poi cerchiamo di programmare la serata, ma mancano un po' le risorse (sia le nostre energie, sia in pub in downtown, visto che non c'è NIENTE). Alla fine Pascal ci convince ad entrare in un club messicano : l'esatto clone di Lido, di qualche puntata fa. No comment.

La domenica partiamo alle 8am (come al solito 830am nel fuso orario di Tao :-|). Destinazione di nuovo Yosemite NP. Ma questa volta andiamo sul pesante e decidiamo di farci un sentiero unico lungo, stancante e dignitoso.
Il Four-Mile trail è lungo 4 miglia (oooOOO) e parte dalla base della Yosemite Valley è raggiunge dopo poco meno di 1000mt di dislivello Glacier Point, il punto più panoramico dello Yosemite NP. Ci vogliono dalle 6 alle 8h roundtrip, ma noi ce ne mettiamo in tutto 4:30h. Il sentiero passa prima attraverso boschi di sequoie, poi attraverso pinete, poi gli arbusti lasciano intravedere il panorama con El Capitan, la valle popolata da redwoods, il fiume sempre verdissimo, le Yosemite Falls, e dopo l'Half Dome e il Tenaya Canyon. Il sentiero sembra non finire più, ma soprattutto è ASFALTATO a tratti! Incredibile.. eppure è stretto e non molta gente decide di salire. Comunque è tenuto benissimo ma sale continuamente e terribilmente. Superiamo in altitudine El Capitan e le Yosemite Falls e raggiungiamo Glacier Point. Qui c'è tantissima gente, anche perchè c'è una strada stretta che porta fino in punta dall'altro versante quindi i merenderos fioccano. Il punto è completamente a strapiombo sulla valle e si vede TUTTO! Cioè tutto quello che è stato finora nominato riguardo allo Yosemite. Peccato che siamo partiti dalla valle troppo tardi e il fuso orario cinese ci costringe a fermarci solo un'ora in punta. Con un telescopio (qui gratuito) riesco a vedere 5 scalatori sull'Half Dome ed anche qualcuno in punta.
Ma dopo le foto di rito dobbiamo tornare e dopo il solito tuffo nel nulla, dove rischiamo di perderci nella campagna a perdita d'occhio) raggiungiamo casa alle 23. Se solo i weekend durassero e fossero di più, uno li spenderebbe solo nello Yosemite!




Ma dopo le foto di rito dobbiamo tornare e dopo il solito tuffo nel nulla, dove rischiamo di perderci nella campagna a perdita d'occhio) raggiungiamo casa alle 23. Se solo i weekend durassero e fossero di più, uno li spenderebbe solo nello Yosemite!


giovedì 22 maggio 2008

22 Maggio 2008 - Riassunto delle puntate precedenti

Che faticaccia... le ultime due settimane sono state veramente dure. Io e il mio tutor abbiamo fatto il punto della situazione, su cosa abbiamo fatto e su cosa dobbiamo ancora fare per il progetto. Abbiamo colto l'occasione dal momento che venerdi' scorso e questo mercoledi' ho presentato il progetto rispettivamente al mio gruppo e al gruppo di Storage Technology a Yorktown. Restano ancora molti bachi da sistemare nel simulatore, e molti problemi da risolvere, ma speriamo di farcela. La presentazione a Yorktown e' avvenuta in teleconferenza: in pratica ogni partecipante compone un numero e quello che presenta invia le slides a tutti cosi' che possano visualizzarle. Un po' problematico quando viene il momento di fare domande, visto che non si sa chi e quando le fa. Comunque sembra essere andata molto bene, visto che sono rimasti tutti affascinati dalla presentazione e dalle prospettive che promette questo lavoro. Abbiamo ricevuto molti dati e suggerimenti che ci saranno molto utili per il lavoro e molto probabilmente riusciremo a scrivere un paper, escludendo le parti IBM confidential.


Lo scorso weekend io e Tao (Roberto e' ancora a LA) siamo andati a Monterey per sfuggire al caldo soffocante di quei giorni in cui c'erano 37C. Ce l'abbiamo fatta, ma abbiamo trovato la nebbia lungo la strada, e si e' dipanata solo a Monterey. Citta' bellissima tra l'altro, molto calma e tranquilla. Sul wharf si possono vedere molti cormorani, pellicani e leoni marini. Spettacolare! La citta' ha anche qualcosa della vicina ed europea Carmel, l'architettura e la flora e' molto simile al mediterraneo (McDonalds esclusi ovviamente :-P ). Come al solito, foto sul sito di picasa..


Questa settimana ho anche chiamato gli 'amici' di IBM France, che pochi giorni fa mi hanno offerto un dottorato nel centro R&D ST-Microelectronics di Crolles. Lo stipendio sarebbe 1900euro/mese per tre anni di dottorato. Ma il problema e' che vogliono che mi iscriva in una universita' francese, cioe' a GRENOBLE. Vade retro.. Per questo ho chiesto supporto all'EPFL in Svizzera, in particolare al professore che avevamo incontrato qui durante la conferenza MRS. Sembra che siano d'accordo... ora non mi resta che convincere i francesi a collaborare con loro, e soprattutto convincere me stesso ad andare li'.. la seconda sara' piu' dura, mi sa, perche' non sono ancora convinto di voler fare un PhD. Ma il progetto e' molto interessante e perfetto per me (molto simile a quello che faccio qui) e le prospettive di carriera, a detta di uno che ho contattato e che lavora in quel gruppo, sono molto alte.
Comunque ho constatato con piacere che l'indirizzo email con dominio .us.ibm funziona molto bene: su 10 email che ho inviato, ho ricevuto 4 risposte (40%). Tre mesi fa, avro' inviato 50 email e ricevuto 5 risposte.
Oggi c'era una festa hawaiana nella cafeteria dell'IBM... molto piacevole ed allegra. C'era quasi tutto il centro ricerche, anche perche' offrivano dolci e bevande gratis. Domani, tempo permettendo, mettero' le foto sul web.

domenica 11 maggio 2008

12 Maggio 2008 - Madness

Stavolta sarò breve: è la fine! Inizio a lavorare anche le notti, il sabato e la domenica... e per fortuna che ho chiesto ed ottenuto l'accesso alla rete IBM per connettermi da casa, altrimenti dovrei andare all'ARC anche nei weekend.
Questa settimana si è anche scoperto che qualcuno al centro ricerche IBM di Yorktown si sta interessando a quello che sto facendo, quindi tra poco più di una settimana dovrò fare una presentazione del mio lavoro al gruppo di Storage Memories. No, niente viaggio sulla East Coast purtroppo.. la presentazione sarà una teleconferenza e quindi si svolgerà al telefono. :-(
Per lo meno il mio tutor è stato corretto a precisare che non è propriamente un suo progetto (visto che hanno scritto a lui da Yorktown) ma quasi completamente un mio lavoro... cosa molto corretta e che ho molto apprezzato.

Questo weekend quindi non si è combinato niente, nessun viaggio, nessuna gita, anche per il fatto che Roberto doveva prepararsi per le ferie della prossima settimana a LA con Arianna. Solo TANTE simulazioni (ieri sera ne ho lanciate 300 insieme ("this is MADNESS!"), alcune devono ancora finire adesso...) ed a tratti qualche momento di tranquillità. L'altro sabato tra l'altro si è scoperto che il prete della chiesa che c'è qui vicino è un Tenente Colonnello della Guardia Nazionale Statunitense.. questo spiega perché ogni volta ringrazia i nostri valorosi soldati che "esportano la democrazia". :-S E spiega anche perché attorno alla chiesa c'è una bandiera americana OGNI metro per almeno 500 yarde, cioè molto.

Questa settimana è previsto caldo.. non ci sarà più il vento rinfrescante della baia, il che significa che ci si scioglierà come un gelato sotto sole. Sarà per quello che qui i gelati non li fanno. :-|
Gli Stati Uniti sono proprio un altro mondo: a distanza di quasi 3 mesi, viaggiando per la strada, riusciamo ancora a stupirci delle cose che si sono. Qualche settimana fa per esempio c'era un tizio giovane davanti al supermercato con un cartello che diceva: "I need a girlfriend..." La scorsa settimana ad un incrocio, ragazze in bikini si offrivano di lavare l'auto per pochi dollari. E ieri un elicottero della polizia ronzava sopra Almaden con tanto di faro da inseguimento... Roberto ovviamente è andato in botta. Insomma, quello che si vede nei film ha un fondo di verità. Del resto, cosa si può pretendere di più quando nei supermercati si trovano magliette con su scritto: "Hippies were right!" o "Proud to be the mom of an American Soldier" :-))

lunedì 5 maggio 2008

04 Maggio 2008 - Point Reyes National Seashore

Fantastica gita a Point Reyes National Seashore, una gigantesca penisola a nord di San Francisco... gigantesca ma anche lontana. Siamo partiti un po' tardi (le 930am) e il viaggio era previsto durare meno di 2h, ma le previsioni di Google si sono rivelate un po' sbagliate.
Tra la tappa forzata per comprare "l'indispensabile sciroppo di Grace" e qualche sosta lungo la Cabrillo Highway siamo arrivati dopo le 12! Solo per il viaggio, ne valeva già la pena: dopo aver attraversato l'Ottava Meraviglia, imbocchiamo la Highway 1, considerata l'autostrada più bella di tutta la California, che va dall'Oregon a Los Angeles. Peccato che di autostrada abbia ben poco, visto che è tutta un saliscendi di tornanti e curve paraboliche che si snodano lungo la Golden Gate Recreational Area.
Il panorama è spettacolare, interamente lungo la costa su cui si alternano incontaminate spiaggie ed aspre scogliere. Vediamo anche qualche Red-Tailed Hawk (falco a coda rossa) che svolazza sopra di noi ma siamo un po' delusi dalla totale mancanza di tacchini. Il tempo è un po' nebbioso ma va evidentemente migliorando. Costeggiamo lagune e zone paludose, dove nidificano cormorani e molti aironi bianchi. Entriamo nella penisola quando sono già le 1130... ma ci vogliono più di 30min per arrivare al centro visitatori, che si trova sull'epicentro del famoso terremoto che colpì e rase al suolo San Francisco nel 1906.
La penisola si è formata grazie alla faglia di Sant'Andreas che percorre tutta la California e su cui normalmente alla gente con i piedi per (o meglio sotto terra) piace vivere :-| . La zona più a nord dove si sta aprendo la faglia è già stata invasa dalle acque dell'Oceano ed è ora chiamata Tomales Bay. Solo più una parte mantiene attaccata la penisola al continente. I sismografi del centro visitatori rilevano calma piatta, quindi ci sentiamo al sicuro ed imbocchiamo l'Earthquake trail (sentiero del terremoto) che ci porta vicino ad uno steccato che è stato diviso e spostato di 6 piedi durante il terremoto del 1906. A parte questo non c'è altro in quella zona. Le vere attrazioni sono in tutt'altri posti.
Saliamo di nuovo in macchina e ci muoviamo lungo la penisola, verso l'Oceano, o meglio verso il Faro, situato vicino il punto dove Sir Francis Drake approdò qualche secolo fa. Ma per arrivarci ci vuole di nuovo quasi un'ora di auto! Costeggiamo Tomales Bay e attraversiamo radure incontaminate; mai visto un posto così vasto e disabitato! Non una casa per miglia e miglia, solo una fattoria e qualche mucca ogni tanto. A destra la costa fatta di spiaggie a perdita d'occhio, a sinistra lagune o praterie.

Scendiamo dall'auto e Tao viene quasi portato via per il vento! Vicino alla costa infatti spira quasi a 40mph, quantificato molto scientificamente da noi come "forte, MOOOLTO forte". Una breve collina tutta fiorita di piante grasse e fiori selvatici ci separa dal Faro. C'è anche qualche pino marittimo visibilmente piegato dal vento. L'orizzonte si perde nella vastità delle spiaggie e "si sta come d'autunno sugli alberi le foglie". :-) Finalmente arriviamo a vedere il faro... a vedere perché ci sono 400gradini da fare prima di arrivarci. Intanto siamo già completamente circondati dall'Oceano. Point Reyes è famoso anche perché da lì è spesso possibile avvistare le balene che si muovono lungo la rotta migratoria da nord a sud in primavera e da sud a nord in autunno. Il cartello dei guardiaparco segna: 5 Avvistate ieri - 5 Avvistate oggi, che per il mio spirito ottimistico si traduce : "E' la fine! Non vedremo mai niente!". E invece no: arrivati al faro sento urlare da qualcuno: "A whale! A whale!". Accorriamo immediatamente, sperando che non sia solo qualche donnona appena uscita da un McDonald's, e dopo arriva anche una guardiaparco che ci conferma veramente l'avvistamento. Si vede soltanto ogni tanto apparire una sagoma nera dall'acqua, e solamente una volta vediamo il getto d'aria caratteristico. Spettacolo finito, la folla che osannava se ne va silenziosa e continua la visita del faro, che è sempre acceso e ululante per i segnali acustici e per il vento, che è veramente fortissimo. Torniamo verso il parcheggio e mangiamo velocemente su un prato fiorito al riparo di una roccia enorme e con vista Oceano. Spettacolo! Siamo riusciti anche a volare: Roberto scopre che in punta ad una collinetta, dove il vento soffia al massimo, allargando le braccia ed inclinandosi molto in avanti si è sostenuti dal vento. E il fatto che si veda solo Oceano da lì in punta crea ancora più la sensazione del volo! Incredibile...

Ma anche l'indistruttibile giacca Alinghi ha qualche punto debole ed il freddo inizia a farsi sentire. Lasciamo l'estremità ovest per dirigerci verso Tomales Bay, dove secondo la guida di Roberto dovrebbero esserci le dune di sabbia. Intanto sulla sinistra ammiriamo la costa, che è una spiaggia unica! Non si riesce a vederne la fine. Arriviamo in fondo alla baia, ma ... non c'è traccia di dune! C'è solo una spiaggia minuscola e appartata, piena di FRANCESI! Solo il pensiero che possano essere canadesi ci fa restare a passeggiare lungo la spiaggia. Come nei film più belli, c'è anche una mini spiaggia separata da un piccolo scoglio veramente isolata, che probabilmente viene nascosta in caso di marea alta, che "scompare e riappare portandola via".
Intanto sono già le 18 e decidiamo che per oggi basta così, anche perché al ritorno guido sempre io e sono già molto stanco. Mentre guido lungo la Highway 1, mi sembra di essere sulle montagne russe per la gran quantità di curve. Tra l'altro, una minima distrazione ha come conseguenza logica un incontro ravvicinato con le balene e sicura osservazione di stelle marine, visto che manca qualsiasi guardrail di protezione.
C'è ancora un'ultima tappa da fare: Sausalito Vista Point, il punto panoramico di Sausalito, la città subito a nord di San Francisco, da cui si può ammirare il Golden Gate Bridge e tutta la città. E' quasi notte e i grattacieli si iniziano ad illuminare; qualche foto di rito sotto il vento (anche qui molto forte) e possiamo tornare a casa.


Budget totale: meno di un pieno di benzina + 5$ di pedaggio = un pieno di soddisfazione.

sabato 3 maggio 2008

03 Maggio 2008 - Volevo un taglio semplice...

Tempo di tagliarsi i capelli... qui i barbieri sono tutti molto gentili, ti offrono perfino del caffé mentre aspetti o sei "sotto taglio". Siamo andati vicino al nostro abituale centro commerciale, in un posto chiamato "Creative hair", che ispirava più pettinature a cresta che un taglio semplice. Prima regola: convertire cm in pollici.. sì perché qui le indicazioni si danno in pollici: per esempio 1-inch haircut è taglio molto corto o simile.. Ho optato per la soluzione 2 inches e sembra che abbiano fatto un buon lavoro... ma 25$ per un taglio non sono comunque pochi !
Abbiamo rinunciato ad andare allo Yosemite nei due giorni di questo weekend visto che siamo arrivati distrutti dal lavoro e senza idee venerdì sera, senza neanche aver prenotato un motel.
Oggi sono andato a messa in un'altra chiesa, lontana 30min in bici.. completamente in legno, capienza 70 persone, 70 posti occupati. Tutti conoscevano tutti, ma non ho ancora capito perché il prete, che normalmente stringe la mano a tutti quelli che entrano in chiesa, mi ha accolto con "Welcome" all'ingresso e mi ha salutato con "Bye, Frank ...." all'uscita.
Domani comunque andremo a Point Reyes National Seashore, un parco a nord di San Francisco, lungo la costa del Pacifico; in pratica è una enorme penisola, a ovest l'Oceano a est una baia che è praticamente l'inizio della Faglia di Sant'Andreas e che si sta aprendo con il passare degli anni. In poche parole: un posto enorme pieno di cose da vedere e che non avremo tempo di visitare completamente.
Il 26 maggio è il Memorial day, ma a me basta che sia VACANZA!!! Addirittura pare che stacchino la corrente per 3 giorni per "lavori di manutenzione". In realtà lo fanno per obbligare i nerds a non lavorare almeno qul weekend.
Per noi, purtroppo niente viaggi lunghi, visto che Roberto andrà a LA ad aspettare Arianna, e io non voglio certo "sbiellare" guidando da solo per minimo 5h consecutive!
Video in allegato: guida semiseria a come trattare i parrucchieri in caso di insoddisfazione...


venerdì 25 aprile 2008

25 Aprile 2008 - Think !


Oggi seconda giornata di caratterizzazione. Qualche giorno fa, ho chiesto a Geoff se potevo aggregarmi a Tao per qualche giorno in quella che sarà la sua attività per la tesi; scopo finale: testare dei dispositivi per memorie a cambiamento di fase, cioè, in due parole, misurare resistenze... MAH . Ovviamente prima di iniziare bisogna sistemare un'apparecchiatura che non viene usata da più di 3 anni. Il creatore Gary, che assiste Tao un'ora al giorno, ne saprebbe ma non è facile ricordarsi cose fatte (leggi "programmate" perché la programmazione è OVUNQUE) diversi anni fa... Però mi ha spiegato che all'ARC si occupano di nanotecnologia, muovendo di diversi decimetri i picoprobes larghi un millesimo di capello... Complimenti :-) !
Quindi pomeriggio passato a fare "lavoro di concetto" (tipico di un ingegnere), come dice qualche simpaticone del Poli; nella fattispecie saldare componenti elettronici. Per fortuna prima di iniziare ho lanciato diverse decine di simulazioni sulla Griglia, quindi il tempo non è andato perso. Peccato che abbia esaurito tutto lo spazio disponibile per i dati, quindi devo attendere che mi diano accesso al database IBM per vederli. Insomma il paradosso nerd del giorno è: "per creare memoria, serve memoria!".
Mentre saldavo, pensavo anche che non potrei mai fare per più di due settimane (e certamente per tutta la vita) dei "lavori di concetto" in laboratorio, dove ripari in continuazione strumenti e misuri resistenze. Insomma: il ricercatore. Però è servito, visto mi son reso conto che il mio lavoro ideale è il "modeling engineer", cioè quello che sto facendo per la tesi (ed almeno questo è bene). Progettazione, modellizzazione e design è la vera attività di un ingegnere; obiettivi a medio termine, integrando tutto quel che si ha imparato finora per creare dispositivi che, se hanno successo, in un tempo umano vengono prodotti, ottimizzati e magari commercializzati. Fisica, elettronica, chimica e l'intramontabile chiave di tutto, l'informatica, si fondono insieme in una sola parola, che è anche il motto IBM.......... THINK ! :-)
.... ed INNOVATE ? no grazie, non fa per me... lo lascio ad altri, e mi va bene così.

mercoledì 23 aprile 2008

19-23 Aprile 2008 - Natura e febbre del gioco

Ultimi aggiornamenti, alcuni datati mezza settimana fa.

1) Sabato siamo andati a Lake Tahoe, un lago di montagna che si trova a Nord-Est della California al confine con il Nevada. Partiamo per un'ora indecente per lo schedule del sabato, le 6am! Ma le ore di viaggio sono tante, ben 5 - sola andata, e ci dividiamo così: dalle 6am alle 830am guido io, poi Roberto il resto. Tao dorme tutto il viaggio. Roberto, pur crollando dal sonno, fa i salti di gioia quando ci sorpassa a 80mph e per ben 2 volte (!!!) un camion a forma di hot dog. Tipo il camion di "Scemo e più scemo", ma fatto a forma di hot dog! Spettacolare ! questo è il vero fast food! :-)
L'auto intanto ansima e beve da paura, visto che la strada si fa ripida e la neve sul bordo delle strade sempre più abbondante. Il lago è a più di 2000mt slm e è un posto bellissimo e quasi incontaminato, con acqua purissima e trasparente (il volantino diceva 99.99% - il restante 0.01% probabilmente è mercurio). C'era ancora la neve ma sembrava di essere ai Caraibi per la sabbia finissima e i fondali ultra trasparenti. Sulla costa ovest, quella Californiana, percorriamo la "most beautiful drive of America" (la strada più bella d'America), che si snoda tra i pineti di larici a fianco del lago, il candore della neve da un lato ed il blu e la purezza del lago e delle sue spiaggie dall'altro. Ogni tanto: trappole per turisti in stile indiano, che vendono dei tappeti fatti di un tessuto tra i più morbidi che abbia mai toccato, spiaggie ed aree di ricreazione chiuse per la stagione invernale e quindi incontaminate, e cittadine con case costruite in stile simil-svizzero/scandinavo (una si chiama addirittura Little Norway!). Ma il clima che si respira è più tipo, Cortina / Sestriere / Courmayeur. Insomma: anche qui ci sono i milanesi dell'istituto Sant'Ambros !
Proseguiamo lungo la Drive e arriviamo alla celeberrima Emerald Bay, uno dei posti più fotografati del mondo... è state certi che c'è una ragione per tutto ciò! Uno spiazzo vicino alla strada ci permette di vederla dall'alto... La baia è circondata da spiaggie e da pinete, dall'alto si vede il fondale color smeraldo nella incredibile trasparenza dell'acqua. Il vento è fortissimo e soprattutto freddissimo (ci sono 0°C :-| ), ma al sole si sopravvive. Scendiamo lungo un sentiero e raggiungiamo la costa della baia, dove c'è anche una vecchia dimora di un ultra riccastro, ora diventata museo (ma perché???). In centro della baia c'è un isola, anche questa un tempo appertenuta ad un milanese... Poco lontano, raggiungiamo a piedi le Eagle Falls; anche per queste ne valeva la pena fare 30min a piedi in più.

Lasciamo la baia, ma è difficile abbandonarla subito e ci fermiamo in diversi punti per ammirarla dalla strada che la percorre come una sopraelevata. Uno di questi si chiama "Inspiration Point" ed il nome dice tutto!
Raggiungiamo Sout Lake Tahoe, una delle ultime città del lago prima del confine. Già da lontano si vedono i Casino del Nevada e la strada ci porta a Stateline, un paese mezzo in California, mezzo in Nevada. Ad un metro dal confine, segnato da 2 cartelli minuscoli e da un pilone, in Nevada c'è l'ingresso di 3 Casino, uno a fianco all'altro! Ovviamente entriamo e Tao e Roberto tentano la fortuna: 2 dollari buttati.... Un solo commento: "MAH !"
Intanto si sono fatte le 18 e decidiamo di partire alle 19 dopo aver fatto un ultimo giro su una spiaggia vicino a South Lake Tahoe, anche questa disabitata.
Anche per il viaggio di ritorno ci dividiamo: inizia Roberto, visto che c'è ancora luce e quando fa buoi lui non ci vede più niente. A metà gli dò il cambio e arriviamo sani e salvi a casa intorno alle 24. Che faticaccia guidare 5h - l'unico che si è riposato è stato Tao, visto che ha dormito anche per tutto il viaggio di ritorno.
Dopo questa gita, rimane una domanda: ma non era meglio investire 30$, dormire in un motel per una notte e vedersi la costa del Nevada il giorno dopo, invece che fare tutto in giorno e perlopiù buttare soldi nei Casino??? Io sono per la prima......

2) Domenica giorno di riposo... Chan, il marito di Winnie, ha riparato il trattorino ma ha tagliato quasi tutta l'erba... Vorrà dire che ci penseremo noi a rifarlo quando ricrescerà.

3) Martedì Chan è tornato ad Hong Kong. Mi sa che non lo vedremo per un bel po'... peccato, è una persona simpatica e disponibile, forse l'unico che ne sa della casa, visto che la moglie e la figlia sono completamente ignare di come funzionano le cose qui. Un esempio: hanno un meccanismo di filtraggio ecologico dell'acqua che ricicla ogni scarico e bagna il prato! :-O
In quanto ad ecologia ho finalmente trovato un posto ultra-caldo per asciugare i vestiti dopo averli lavati: l'interno dell'auto che lasciamo al sole della California. E' veramente l'Earth Day...

4) Da oggi siamo membri di CostCo, un super mega centro commerciale di vendita all'ingrosso dove si risparmia veramente TANTO. La tessera ci è costata 50$ ma con una sola spesa abbiamo già recuperato il costo.
Oggi Geoff, il mio tutor, ha sistemato anche i nuovi computer che uso per fare le simulazioni ... Adesso "The Grid", così è chiamato il mio set di schiavi personali, è formato in totale da più di 40 pc; con un solo tasto li controllo tutti dal mio portatile, seduto comodamente in ufficio o fuori all'aria aperta. :-) Luisa mi ha anche detto che si sta informando sui progetti ad IBM Zurigo sulle Phase Change Memories. Sarebbe l'unico posto dove potrei fare un PhD. In ogni caso adesso l'orario che facciamo è: 830am - 630pm (con 30min di pausa pranzo...)!