sabato 1 marzo 2008

01 Marzo 2008 - @ the end of the Rainbow

Oggi grande gita giornaliera a San Francisco...
Sfidando la nebbia che in questi giorni è sempre presente al mattino a The City, decidiamo di partire lo stesso intorno alle 9am. Raggiungiamo la prima stazione della metropolitana della Baia dopo 1h di auto e arriviamo a downtown in mezz'ora. Uscendo dalla metro, vediamo bandiere OVUNQUE. Su ogni palazzo o monumento.
L'attenta pianificazione dell'itinerario fatta la sera prima dà subito i suoi frutti. La stazione da cui usciamo è davanti al City Hall della Città. Per dirla breve un clone della Basilica di San Pietro a Roma. La piazza comunque è enorme e davanti ammiriamo anche un insieme di monumenti dedicati alla fondazione dell'ONU. Proseguiamo verso Ovest, nonostante Roberto sia continuamente richiamato dagli edifici incredibili che ci circondano ("Andiamo a vedere questo!", "Facciamo un salto laggiù..." ecc...). Entriamo in un quartiere di case che da popolari diventano ricche (e molto ricche...). Non siamo a San Francisco neanche da mezz'ora e già abbiamo capito com'è la gente qui: basta dire che TI SALUTA PER STRADA (a Torino ti saluta solo per dirti "Grazie", ma solo quando ti ha scippato...). Passiamo vicino ad un fruttivendolo che ci invita a stringergli cordialmente la mano.
Dopo la benedizione americana di rito ("God Bless you, man..."), proseguiamo verso Alamo Square Park, dove si trova la Postcard Row, una fila di case in stile Vittoriano (le Painted Ladies) che se viste dal parco ha come sfondo il Downtown di San Francisco con i suoi grattacieli. Dal nome si può intuire che molte delle cartoline sono state fatte qui. Splendido. Ci avviamo verso il Golden Gate Park, una versione ridotta di Central Park del NYC e proporzionata a San Francisco. Decidiamo che è troppo vederlo tutto e ci limitiamo al Giardino Giapponese, che ospita una enorme mostra con 1750 specie di piante e tantissime orchidee e piante carnivore.
Sopravvissuti all'umidità PAZZESCA di quel luogo, sono ormai le 2pm e decidiamo che prima di mangiare vogliamo ancora vedere il Golden Gate Bridge. Dobbiamo prendere un bus per arrivarci visto che i piedi iniziano a far male dopo la lunga camminata di 2-3 miglia. Gradita sorpresa: i ticket dei bus costano 1.5$ (= 1€) e durano tutta la giornata (visto che è sabato). Il pullman è pieno di turisti che si alzano in piedi quando si avvicina alla Baia ed al colossale ponte (e non è per scendere!). Sono quasi tutti cinesi, giapponesi o comunque stranieri che vanno ad ammirare l'Ottava Meraviglia. Ed è veramente l'Ottava Meraviglia. In due parole: Maestosità e Potenza. Vicino alla Baia c'è un vento in formato americano (cioè PAZZESCO). A malapena riesco a far foto...
Percorriamo a piedi il GG Bridge insieme alla valanga di turisti, gente che fa jogging e passeggiate. Sotto la prima arcata soccombiamo di fronte alla grandezza. Ogni tirante maggiore è spesso un metro! Intanto sotto, nella Baia molti surfisti si divertono e sembra che ci sia anche una regata. Insomma HAPPINESS allo stato puro. A metà del Ponte abbiamo una vista completa della Baia e del Downtown di SF. E' impossibile da descrivere con le parole. Bisogna andarci per rendersi conto. Neanche le foto rendono lo spettacolo a cui si assiste. Il Ponte è comunque trafficatissimo e non sentiamo l'inquinamento solo perché il vento è fortissimo e porta via lo smog. Ogni 200m c'è un telefono per le emergenze ed i tentativi di suicidio. Se ne buttano 24 all'anno ed in totale siamo già arrivati a oltre 1200 "salti". Per questo è stata istituita una hotline di crisi che si può chiamare dal Ponte.
Torniamo indietro e dopo aver comprato due souvenir al Gift Center (il bullone del ponte costava troppo e non mi sembrava il caso...) e dopo mangiato, ci avviamo verso Downtown. Passato il quartiere di Little Italy e attraversato Corso Cristoforo Colombo, scendiamo con il bus a Chinatown. Ora, se la Cina è tutta così, è meglio non andarci: un caos ed una puzza per le strade allucinante... I proprietari dei negozi hanno installato le bancarelle occupando metà marciapiede e si passa a malapena.
Poco dopo, inizia il Financial District, dove si concentrano tutti i principali grattacieli come il Transamerica Pyramid, il Bank of America Center, il Wells Fargo Center, ecc. Si può avere un'idea della grandezza di una foresta di grattacieli sapendo che le strade sono più buie, visto che la luce non passa, e si sente l'eco di sirene e del traffico che ti circonda. Questa è PURA America, con le vie piene di taxi gialli, pattuglie di auto della polizia, gente stravagante in giro, bandiere dappertutto.
Si avvicina il tramonto, ma ci manca ancora una cosa da vedere... i cable car che attraversano la città. Avendo perso la speranza decidiamo di lasciar perdere e di vedere ancora Union Square, la piazza più famosa e circondata da grattacieli. Per pura combinazione, mentre in un bar suonano "Con te partirò" di Bocelli, vediamo passare uno dei Cable Car. La gita si conclude così... certi che torneremo sicuramente almeno un'altra volta di sera in una delle città più belle del mondo, riprendiamo la metropolitana e successivamente l'auto per tornare nel nostro sobborgo.
God bless you all...



PS: godetevi le foto seguendo il link che trovate qui a fianco...

2 commenti:

★ Crazy Drile™ ha detto...

Congratulations! amazing Pictures mate!

Cheers!

I write from Australia, If you want check my page www.compassofthenorth.blogspot.com Nice to meet you!
Chiao!

Davide ha detto...

Thank you and nice to meet you... just a curiosity: how did you find this blog?
Enjoy your stay in Australia. :-)
See you.