sabato 8 marzo 2008

08 Marzo 2008 - Come coniugare Stanford con "Pimp My Ride"


Come annunciato, prossima tappa: Stanford University. Partiamo intorno alle 9:30am mentre come sempre splende un caldo sole californiano e non c'è una nuvola in cielo.
Decidiamo che visto che siamo a Palo Alto, luogo di fondazione della Silicon Valley, conviene fare un giro a vedere le sedi di qualche azienda di IT. La prima è la Apple, anzi il campus della Apple. Essendo sabato, non c'è nessuno attorno e sembra un deserto. Ci dirigiamo verso le altre aziende, ma ci perdiamo per strade collinari infinite, popolate da file intere di ciclisti. Meglio rinunciare. Raggiungiamo il campus di Stanford e parcheggiamo vicino ad un centro commerciale. A piedi attraversiamo un parco ed imbocchiamo Palm Avenue, la promenade che conduce alla piazza centrale di Stanford. Il campus è enorme, ma si può tranquillamente girare a piedi o in bici. L'architettura è, a detta di Roberto, stile "Mission" (?). Palme e pini ovunque. Sui campi da gioco, molta gente si diverte con frisbee e pallavolo. Alcuni studiano all'aperto.
Nel pomeriggio saliamo sulla Hoover Tower, da cui si vede una parte della Baia e qualche grattacielo di San Francisco, e visitiamo un museo d'arte importata da tutti i continenti. Meno male che era gratuito... :-| Il ritorno è abbastanza tumultuoso.. nel senso che, con l'intenzione di andare a vedere il Campus di Google che si trova a 10km da lì, perdiamo la strada più volte e decidiamo, che è meglio lasciar perdere anche questa volta.



Dopo una veloce cena a casa, serata indimenticabile a downtown di San Jose. In giro ci sono solo afroamericani, asiatici e messicani. Poche californian girls. Diamo un'occhiata veloce ai locali... sono tutti delle lounge (vorrà dire discopub?). Entriamo in uno che ci sembra abbastanza affollato; controllo di documenti come di routine, visto che l'ingresso qui è vietato ai minori di 21 anni, per qualche legge strana. Si scopre che l'ingresso è di 8$: decidiamo comunque di provare visto che sembra che ci sia musica live e molta gente. Entriamo, ed inizia il dramma: è un locale di MESSICANI ! E soprattutto, c'è musica liscio-messicana, quindi il pubblico è over 40!!! Ci diciamo, cerchiamo la stanza dei giovani, ci sarà visto che ce n'erano tanti all'ingresso... e invece no! Un pacco totale e 8$ buttati al vento. Però la musica è allegra e divertente, e dentro c'è gente che riflette tutti gli stereotipi dei messicani, ovvero cappelli da cowboy, stivaloni e cinturoni. Vecchie imbellettate rimorchiano giovani chicos con catenoni in stile West Coast al collo.
Usciamo in meno di mezz'ora e decidiamo di cercare un altro locale, questa volta però stando bene attenti ! :-) Intanto per strada sfilano tutti i concorrenti di Pimp-My-Ride, con tutti i loro 5 monitor LCD accesi nei SUV ed i cerchioni cromati luccicanti da 40"... YO! La terra trema al loro passaggio (ovviamente per i bassi dei loro stereo).
Passiamo a fianco ad un club con davanti una coda di 200 metri... Lasciamo perdere e passiamo ad un altro locale. Ingresso 3$, si può fare... Una volta dentro, gente fuori controllo e a dir poco disinibita ci fa rimpiangere le feste a Losanna ed in Italia. Entrambi capiamo immediatamente perché qui vendono il latte a galloni. Uno ad un tavolo ci dice che per cercare gente californiana vera bisogna andare altrove, qui a downtown sono tutti immigrati o peggio ancora snob (se non hai almeno tre macchine qui sei nessuno...). Ci consiglia Campbell o Los Gatos, la prossima volta seguiremo il suo consiglio.

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