mercoledì 20 febbraio 2008

20 Febbraio 2008 - IBM

La nostra tutor italiana, Luisa ci viene a prendere di primo mattino alle 9am, con un po' di ritardo (si vede che l'istinto italiano le è rimasto...). Dopo le presentazioni in macchina scambiamo qualche chiacchiera e scopriamo che è da 10 anni che è in USA e che ...... non sa più parlare l'italiano :- . Ogni tanto si inventa parole che esistono solo in inglese, tipo "le forme" per indicare i moduli (o form in inglese), le ale, ecc..
Intanto ci avviamo verso il Santa Teresa Country Park, il parco naturale in cui è immerso il centro ricerche IBM di Almaden (d'ora innanzi indicato con ARC). Alla base della collina sulla cui cima ci sono i nostri uffici ad attenderci, c'è un gate che indica l'inizio della proprietà privata IBM. Attorno filo spinato ovunque e prati verdissimi stile "sfondo collina di Windows". Il cielo purtroppo non è blu, ma grigio e piove un po'. La strada sale su per la collina, fino a quando intravediamo i primi edifici grigi dell'ARC. Una finezza: tutti gli edifici hanno le mura fatte a righe, come quelle che compongono le lettere del logo IBM.
Parcheggiata la macchina, entriamo e Luisa ci porta a fare in tour per mostrarci gli uffici importanti (tra cui il nostro), la biblioteca, le segreterie, la mensa, ecc... Ci presenta anche qualcuno che incontriamo per caso nei corridoi. Tutti sono molto gentili e ci sembrano accogliere molto bene. Luisa ci precisa che le aspettative in USA sono generalmente molte, soprattutto considerando che noi siamo i primi studenti di questo master a fare la tesi all'ARC.
Dopo aver recuperato chiavi, cancelleria e computer, Luisa ci lascia nel nostro ufficio, nell'ala D al piano terra. Saremo in tre in ufficio, io, Roberto e Tao, che arriverà tra mezzo mese. Immediatamente, io e Roberto prendiamo la nostra prima cruciale decisione come impiegati dell'ARC lanciando un cent. Vinco io: occuperò la postazione vicino alla finestra. L'ufficio è splendido, come tutto il centro ricerche. Mobili in legno massiccio, telefono VOIP personale, sedie di lusso, computer Lenovo dual core nuovi di zecca.




Dopo un po' che ci siamo sistemati, il mio vero tutor mi viene a trovare.. Geoff è un ingegnere elettronico americano di Buffalo, parla un inglese velocissimo ma abbastanza comprensibile. E' simpatico ed allegro e ci porta a pranzo in mensa, dove ci sono vari poster tra cui anche un planisfero su cui gli impiegati sono invitati a mettere uno spillo per indicare il loro luogo d'origine. C'è veramente gente da tutto il mondo, addirittura dalla Groenlandia. Solo noi due e Luisa dall'Italia.
Nel pomeriggio, Geoff mi porta in giro a vedere i laboratori a cui mi han dato accesso. Solo due parole per illustrare quello che ho visto, che dovranno bastare visto che qui è tutto CONFIDENTIAL, soprattutto le attrezzature che costano diversi milioni di dollari: NE SANNO.
Intorno alle 17, Geoff ci da un passaggio a casa, anche lui automunito di SUV ultra deluxe con tanto di telecamera posteriore. Alla sera notiamo un particolare sconcertante; è proprio vero che i cinesi parlano tutti allo stesso modo: anche Winnie ogni 5 parole di OAAH... :-))

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